Repetita iuvant, dicevano gli antichi romani, convinti del valore didattico della reiterazione, giacché – come conferma anche wikipedia – «una cosa, a forza di essere ripetuta, viene appresa da chi ascolta». Sarà così anche rispetto alla ministra relativamente alle questioni urgenti per sostenere il malandato autotrasporto italiano? Le associazioni di categoria del settore, o per lo meno quelle raccolte in Unatras, ne sono convinte e lo dimostrano tornando diligentementea scrivere a Paola De Micheli, non soltanto per ribadire il ruolo che il trasporto merci su gomma ha assunto in questa emergenza (cosa che a questo punto comincia a essere evidente ai più), ma per altri due scopi distinti: da una parte c’è l’intento di ottenere delle forme di sostegno e di salvaguardia della liquidità alle imprese del settore, dall’altra c’è il timore che alcune misure, magari inserite in provvedimenti normativi di portata generale, possano assumere contenuti poco in linea con le aspettative del settore.
Tempi di pagamento: scopriamo le carte
Questo secondo aspetto emerge in maniera evidente rispetto al primo punto messo in evidenza nella missiva firmata dal presidente Amedeo Genedani, dedicato ai tempi di pagamento. Tant’è che in modo esplicito, dopo aver ribadito che «non è più procrastinabile l’emanazione di regole che consentano al settore di avere il giusto riconoscimento economico ed essere pagati in tempi adeguati», si aggiunge pure la richiesta di poter «visionare preventivamente» gli atti normativi predisposti allo scopo. D’altra parte, parlando della possibilità di creare una norma ad hoc per il settore, si era sempre fatto riferimento all’inserimento di tale norma in quello che fino alla settimana scorsa veniva chiamato «decreto aprile» e che a questo punto assumerà nuova denominazione.
Come recuperare liquidità: gli otto punti del pacchetto Unatras
Rispetto agli altri punti, invece, Unatras sottolinea la «necessità impellente per la categoria di disporre di liquidità immediata» e per questo auspica un «canale prioritario per l’accesso al credito e contributi a fondo perduto per i cali di fatturato». Inoltre, sempre rispetto a questo tema si chiede:
- che siano garantite «procedure semplici e veloci e tassi di interesse prossimi allo zero» nell’attuazione del decreto Liquidità;
- che siano erogate alle imprese tutte le risorse gestite dal MIT, gli incentivi e i contributi pubblici relativi agli anni passati quali investimenti e formazione professionale, le cui istruttorie sono già state eseguite dall’amministrazione;
- che siano definiti gli importi delle deduzioni forfettarie per le quali, visto il contesto, «è necessario prevedere il mantenimento ad euro 51/giornata lavorativa»;
- che siano sospesi i pagamenti dei pedaggi autostradali sino al termine dell’emergenza e che sia consentito l’accesso al Fondo di Garanzia anche ai Consorzi che anticipano il pagamento dei pedaggi per conto delle imprese di autotrasporto;
- che siano data la possibilità di poter usufruire del rimborso delle accise anche ai veicoli euro 3 e 4 fino ad ottobre 2021 e di riavviare comunque il rinnovo del parco veicolare;
- che siano differiti i termini per la rendicontazione degli incentivi attualmente in corso relativi all’anno 2019
- che siano posticipato i pagamenti delle polizze assicurative e che si facciano anche pressioni sull’Ania per rivedere al ribasso l’importo dei premi, visto che il lockdown ha ridotto il rischio di incidenti;
- che sia dia priorità nella politica di abbattimento dei costi alle imprese sarde e siciliane. E a tal proposito si chiede anche, in relazione alla scadenza – il 18 luglio prossimo – della convenzione per la continuità marittima con la Sardegna di conoscere lo stato delle procedure per la riassegnazione dei servizi di trasporto marittimo per questa isola.
