Si chiama Edoardo Rixi il rappresentate del governo chiamato a occuparsi di autotrasporto. E peraltro non è il “solito” sottosegretario di Stato, ma qualcosa di più. Perché lo scorso giovedì 13 settembre Rixi è stato nominato anche vice ministro e quindi ha un peso in qualche modo superiore rispetto ai suoi colleghi sottosegretari Armando Siri e Michele dell’Orco. Da un punto di vista politico la nomina di un leghista come Rixi a vice del ministro pentastellato Danilo Toninelli, d’altra parte, appare scontata in una logica di equilibrio interno al governo.
Ma Rixi è, all’interno dell’intera compagine ministeriale di piazza di Porta Pia, anche quello con maggiori competenze ed esperienza. Insieme alla delega all’autotrasporto – ma sarebbe più corretto dire alla «logistica» – il neo vice ministro ha ricevuto anche quella ai porti, alla navigazione interna e all’edilizia speciale. E prima di entrare nel governo Rixi era stato in Liguria l’assessore regionale allo Sviluppo economico e all’imprenditoria, un ruolo che necessariamente in quella terra porta al mare e ai porti. Sempre la sua origine genovese, poi, lo avevano portato a occuparsi in prima linea della tragedia del ponte Morandi e oggi quella delega all’edilizia speciale cela sicuramente anche il processo legato alla ricostruzione dell’infrastruttura.
Il primo impegno di Edoardo Rixi nella sua nuova funzione di delegato all’autotrasporto è già in agenda: il prossimo 2 ottobre, infatti, nel pomeriggio, riceverà i rappresentanti di tutte le associazioni dell’autotrasporto italiano per chiudere una trattativa iniziata già prima dell’estate e che ha conosciuto anche un momento di tensione con la proclamazione del fermo poi ritirata.
Ricordiamo che nel corso dell’estate all’altro leghista, Armando Siri, è andata la delega per il trasporto aereo e i sistemi urbani, mentre al pentastellato Michele Dell’Orco sono toccate motorizzazione e sicurezza stradale.