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Quadrante Europa, RFI investe quasi 60 Mio di euro per potenziare il terminal intermodale

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RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha deciso di aumentare la capacità complessiva del terminal intermodale di Verona Quadrante Europa, realizzando un nuovo Quarto Modulo, attrezzato con cinque binari lunghi 750 metri – standard europeo di lunghezza dei treni merci – gru a portale e aree di stoccaggio. La nuova struttura servirà a rispondere alla crescente domanda di trasporto combinato ferroviario-stradale, destinata ad aumentare con il completamento e l’entrata in esercizio della Galleria di base del Brennero, nonché con lo sviluppo dell’AV/AC verso Est. Per questo motivo, il potenziamento di Quadrante Europa prevede il collegamento diretto con la Direttrice del Brennero e con la linea ferroviaria per Bologna. Obiettivo finale è promuovere l’integrazione fra rete ferroviaria, interporti e porti, per raggiungere i traguardi stabiliti dal Libro Bianco dei Trasporti dell’Unione Europea: trasferire il 30% del trasporto merci oltre i 300 km su ferro entro il 2030 e il 50% entro il 2050.

L’investimento complessivo, comprensivo del potenziamento della stazione ferroviaria, è di circa 59 milioni di euro, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del progetto “Veneto Intermodal”. Alla guida un’alleanza capitanata da Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa, con i partner RFI, Regione Veneto e Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale. Il completamento delle opere è previsto nel 2026.

Il Quadrante Europa interseca i Corridoi ferroviari europei TEN-T Scandinavo-Mediterraneo e Mediterraneo e rappresenta uno snodo fondamentale sia per la direttrice nord-sud, attraverso il valico del Brennero, sia per i collegamenti est-ovest, principale asse di sviluppo delle imprese italiane che esportano nell’Europa orientale. Nel 2018 sono transitate nell’Interporto veronese circa 28 milioni di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno. Sono stati lavorati circa 16.000 treni annui, con una media di quasi 60 treni al giorno.

L’Italia esporta il 70% delle proprie merci verso l’Europa e la maggior parte verso i Paesi nordici. Il Brennero è il primo valico alpino, con un traffico maggiore della somma dei traffici dei valichi con la Francia e la Svizzera: vi transita il 10,5% degli scambi commerciali totali Italiani.

«L’impegno primario di Rete Ferroviaria Italiana – ha dichiarato l’AD di RFI, Maurizio Gentile – è quello di individuare le azioni più efficaci per lo sviluppo della rete. I nostri programmi di investimento per il trasporto merci (circa 4 miliardi di euro) prevedono molteplici interventi su tutte le linee relative ai Corridoi europei, con adeguamenti del modulo, della sagoma limite e del peso assiale».

«Oggi Quadrante Europa ha adottato un approccio proattivo, guardando alla pianificazione europea, nazionale e regionale delle infrastrutture – ha affermato il presidente del Consorzio ZAI, Matteo Gasparato – ed inserendoci in questo percorso al fine di promuovere la massima sostenibilità del trasporto merci».

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La redazione di Uomini e Trasporti

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