Anticipando di un paio di giorni la ricorrenza dell’8 marzo, Elisabetta Nuti, direttore finanziario del Roberto Nuti Group ha decretato la vincitrice dell’edizione 2019 del Sabo Rosa, il premio dedicato alle donne che lavorano nella filiera del trasporto pesante: dalla guida alla logistica, alle officine. E proprio in una officina è andato quest’anno lo speciale ammortizzatore di colore rosa realizzato ogni anno in un solo esemplare per celebrare la ricorrenza. La vincitrice si chiama Alessandra Lucaroni e gestisce a Fiano Romano la Ormia, una officina autorizzata Scania, nota nell’ambiente come “L’Officina delle Donne”.
Già, perché Alessandra ha scelto di essere affiancata da altre donne, come Natascia, uno dei meccanici della Ormia e due magazziniere «che masticano meccanica ogni giorno» superando così i luoghi comuni che vedrebbero l’ambiente dell’automotive molto distante dall’universo femminile. Qui però la tenacia e la passione hanno avuto il sopravvento sui luoghi comuni e sulle diffidenze. «Si deve partire con l’idea che non esistono lavori da uomini o da donne, e che nel lavoro contano solo la passione, l’impegno e il cuore che uno mette in ciò che fa – spiega Alessandra con orgoglio – È chiaro che all’inizio è complicato farsi rispettare, e occorre metterci un carattere forte e magari fare il doppio della fatica per essere accettate. Una volta abbattuti i muri, però, e si riesce a mostrare quanto si vale, lo scetticismo finisce e ci si trova in un mondo appassionato di meccanica in cui è facile farsi ascoltare perché si conosce la materia e si sa quello che si dice. Oggi i camionisti ci chiamano e dicono ‘pensaci tu, mi fido di te’. È il miglior complimento possibile».
La Ormia è una officina di famiglia e «Questo premio lo voglio dedicare a mio padre che ha fondato l’officina di cui oggi sono titolare e che mi ha trasmesso l’amore per la meccanica, fidandosi di me, dei miei progetti e dei miei ideali – racconta Alessandra – Fin da bambina sono stata il ‘maschiaccio’ di casa e sono cresciuta accanto a mio padre che riparava mezzi dell’esercito e da li è sbocciato l’amore. Mi ricordo ancora l’emozione fortissima che provavo quando mi faceva salire sui carri armati».
Una vita lavorativa impegnativa e piena di soddisfazioni che Alessandra divide equamente con quella famigliare. «Io sono mamma di tre figli maschi di 27,18 e 16 anni – racconta scherzando – quindi sono circondata da uomini ovunque, che però tengo a bada senza troppi problemi. Per conciliare famiglia e lavoro occorrono tanto amore e tanta pazienza, e soprattutto correre sempre, perché la casa e l’officina richiedono tempo e attenzioni. I miei figli hanno accettato di buon grado il mio ruolo e spero di vedere almeno uno di loro in officina accanto a me, per poter passare le consegne alla terza generazione, perché vorrei che il sogno di mio padre possa proseguire ancora nel tempo».
«Per la decima edizione dal Sabo Rosa la giuria ha deciso di premiare la tenacia e l’imprenditorialità di Alessandra Lucaroni, capace di raccogliere il testimone dell’azienda di famiglia dalle mani del padre e di portare la propria officina a un traguardo impensabile anche solo dieci anni fa – ha sottolineato Elisabetta Nuti – Il Sabo Rosa di quest’anno ci ha permesso di raccontare una passione, quella per la meccanica e i mezzi pesanti, nata, possiamo dirlo, letteralmente fra le braccia di un padre. Ed è bello immaginare la soddisfazione del papà di Alessandra, nel saperla realizzata in ciò che sempre ha amato, senza dimenticare il valore della famiglia e degli affetti».