Fare sistema. È questo l’obiettivo che si sono dati il Presidente dell’Interporto di Padova Sergio Giordani e il Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa. E a questo scopo, tra le due realtà è stata stretta una collaborazione che passa attraverso due obiettivi prioritari:
– realizzazione di un collegamento ferroviario merci fra Venezia e Padova, allo scopo di mettere in sinergia l’offerta di servizi portuali e logistici tra i due poli e rendere più efficienti i servizi ferroviari per le merci dal Veneto;
– analisi delle sinergie fra il nuovo progetto del terminal portuale off shore a Venezia – capace di gestire fino a 2 milioni di TEU/anno – e l’Interporto di Padova, quale centro di smistamento e di lavorazione commerciale delle merci trasportate dalle grandi navi portacontainer.
In questa cornice si inserisce anche la nuova attività di Interporto Padova quale MTO (Multimodal Transport Operator), che la mette in condizione di offrire propri treni intermodali alle imprese di trasporto. La prima relazione attivata già da qualche mese è Padova Interporto–Bologna-Bari e ritorno in collaborazione, per i servizi di trazione, con Trenitalia, a cui seguirà nelle prossime settimane l’avvio del servizio sulla tratta Milano Segrate-Padova Interporto-Lubjana. Dalla capitale slovena, le unità di carico intermodali potranno essere rilanciate verso tutti i paesi dell’Est, dei Balcani e soprattutto verso Grecia e Turchia.
Interporto Padova ha allargato la sua attività nel settore del cargo ferroviario anche ai servizi a carro ordinario: è già attivo, per esempio, un treno completo di acqua minerale verso il Sud Italia e convogli che portano in Calabria le travature prodotte in Friuli dalla Cimolai Spa.