Che sia l’effetto di un nuovo vento è presto per poterlo dire. Ma la Fita-Cna sicuramente prova a cambiare. E per questo affida la presidenza a Cinzia Franchini, imprenditrice modenese (la sua azienda si occupa di merci pericolose) di appena 39 anni, che incassa l’87% dei voti (
Si tratta di un processo “appoggiato” dalla Cna – e non a caso il presidente Ivan Malavasi era presente all’elezione – ma anche “tentato”, nel senso che è decisamente ridotto nei tempi: due anni, sono quelli concessi alla Franchini per dare una svolta, dopodiché si tornerà al voto. Come a dire, la base ha bisogno di messaggi forti, ma anche di risposte rapide.
Ad affiancare Cinzia Franchini nell’organo di presidenza saranno: Giancarlo Betti (Toscana), Olindo Brega (Marche), Angiolina Mignolli (Veneto), Giancarlo Spinella (Sicilia), Ferruccio Trabanelli (Piemonte), Raffaele Grassi (Lombardia).
Praticamente nelle stesse ore anche un’altra associazione, Anita, eleggeva il suo presidente, anche se nel segno della continuità. Viene infatti riconfermato per altri tre anni Eleuterio Arcese, affiancato dagli stessi vicepresidenti dello scorso mandato: Sergio Bertani, Natale Mariella, Renzo Muratore, in qualità di vicario, e Marcello Pigliacelli.
Per cercare delle novità quindi bisogna andare a leggere le linee programmatiche del triennio, che vedono come priorità la sottoscrizione di accordi di settore, lo sviluppo di una politica industriale incentrata sulle riforme al fine di riorganizzare le imprese, una semplificazione normativa che renda efficiente il sistema dei trasporti e l’individuazione di parità di condizioni tra vettori nazionali e internazionali. Tutti temi che il riconfermato presidente affronta oggi a Roma, alle 10, in un’Assemblea pubblica presso l’Auditorium di via Veneto.