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Hupac, il franco svizzero forte rende la ferrovia debole

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Il trasporto ferroviario delle merci ha veramente tanti nemici. Adesso ci si mette pure l’euro, che con la sua svalutazione ha fatto apprezzare enormemente il franco svizzero, rendendo quindi meno concorrenziale il traffico su rotaia rispetto a quello su strada. La considerazione, a essere precisi, emerge dall’andamento del primo semestre 2011 della società di trasporti elvetica Hupac, che ha incrementato dell’11,7% il volume del «trasporto combinato non accompagnato» (container, semirimorchi e casse mobili) nel primo semestre 2011, ma al tempo stesso – precisa un comunicato – la forza del franco sull’euro rende il traffico su rotaia meno concorrenziale rispetto alla strada. «A causa della perdita del cambio dell’euro, gli incassi subiscono una flessione massiccia e non riescono più a coprire i costi del trasporto ferroviario svizzero», ha spiegato Bernhard Kunz, direttore di Hupac SA. Con l’apertura dei tunnel di base del San Gottardo, probabilmente nel 2017, e del Ceneri, nel 2019, Hupac prevede un’ulteriore crescita del trasporto combinato.
Fatta eccezione di questo segmento, comunque, i numeri Hupac del semestre brillano, al punto che con le 375.893 «spedizioni stradali» (container e camion) sui treni, supera il record stabilito nel 2008. Il traffico attraverso il Brennero ha segnato una crescita del 42,5% e il traffico non transalpino del 16,6%. Più modesto invece l’incremento dei trasporti transalpini attraverso la Svizzera (+6,5%).

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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