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Pagamento in contanti? Il limite scende a 2500 euro

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Tra i tanti settori affrontati dalla manovra d’agosto c’è anche la normativa antiriciclaggio. Più precisamente Il comma 4 dell’articolo 2 ha modificato l’articolo 49 del decreto legislativo 231/2007 che prevedeva fino a ieri il divieto di trasferire denaro contante e titoli al portatore (assegni, obbligazioni, certificati di deposito, ecc) per importi pari o superiori ai 5.000 euro. Tetto che veniva oltrepassato quando il trasferimento avveniva tramite banche. Adesso invece il limite con cui si possono trasferire contanti diventa di 2.500 euro e la sanzione, in caso di violazione (sia di chi paga sia di chi accetta il pagamento), è quantificata in una forchetta che va tra l’1 e il 40% della cifra trasferita. Il rischio cioè diventa quello di pagare una multa superiore all’importo stesso del pagamento.

Ma non è tutto, perché cambiano pure le disposizioni sugli assegni bancari, postali e circolari. Adesso gli assegni da 2.500 euro in su dovranno essere emessi con il nome e la ragione sociale del beneficiario e la clausola di intrasferibilità.

Rispetto invece ai libretti di deposito, quelli al portatore sono ugualmente assoggettai al limite di 2500 euro, mentre possono andare oltre quelli nominativi. C’è tempo fino al 30 settembre per estinguere o portare sotto i 2500 euro i libretti al portatore (anche se le banche dovrebbero fornire segnalazione in tal senso).
La sanzione per i libretti oltre il tetto consentito è dal 20 al 40% del saldo al momento della rilevazione.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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