Dall’inizio dell’anno a oggi, l’aumento del prezzo del gasolio ha incrementato i costi complessivi del settore dell’autotrasporto, su base annua, di oltre 1,5 mld di euro. I conti li ha fatti la CGIA di Mestre. Come si è raggiunto a questo importo? Stimando un consumo medio annuo di carburante dell’intero settore pari attorno ai 10,5 mld di litri, con gli aumenti avvenuti alla pompa dall’inizio dell’anno a oggi (da quando cioè il 3 gennaio il prezzo al litro del gasolio era di 1,312 euro a oggi che costa 1,512 euro, vale a dire un 15,24% in più), le oltre 113 mila aziende del settore dell’autotrasporto si trovano a pagare 2,19 mld di euro in più.
Se a questo importo si stornano l’Iva (che per gli autotrasportatori è deducibile nella quasi totalità dei casi) e le accise (essendo queste ultime deducibili, le imprese potranno beneficiare di un risparmio fiscale pari a 154,9 mln di euro ) i costi aggiuntivi netti, registrati dall’inizio dell’anno a oggi, sono pari a 1,56 mld di euro. «Una vera stangata che rischia di mettere in ginocchio moltissime aziende del settore ormai a corto di liquidità», ha commentato Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre.
Da inizio 2011 l’autotrasporto ha speso 1,56 mld in più per il gasolio
-