A volte basta una battuta per emendare una norma. Soprattutto se la battuta viene dall’amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti: «Auspico che l’Autorità dei trasporti regoli tutte le modalità di trasporto, anche la parte su gomma, anche perché l’80% dei trasporti in Italia è su gomma».
Vuoi vedere che questo concetto era sfuggito al governo tecnico? Fatto sta che la nuova Authority dei Trasporti, organismo che, insieme al rafforzamento del fondo di garanzia con lo stanziamento di circa 20 miliardi di euro per le pmi e la ricostituzione dell’istituto per il commercio estero, dovrebbero accompagnare il settore dei trasporti nella strada verso la liberalizzazione, adesso – dopo appunto la battuta – ha cambiato ambito di applicazione, allargandosi anche ai trasporti stradali. Soddisfazione da parte del capogruppo alla Camera del PD, Michele Meta, secondo il quale non “potevano rimanere fuori dalla vigilanza di un’Authority sui Trasporti le reti stradali e autostradali” e il loro inserimento dimostra “l’autonomia e l’indipendenza di questo Governo in tema di regolazione dei mercati”.
Dello stesso avviso anche il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, secondo il quale il recepimento del parere della Commissione in materia di Authority dimostra che “la collaborazione tra il Governo Monti e il Parlamento è sicuramente soddisfacente”.
Emendamento alla manovra Monti: l’Authority Trasporti si apre alla strada
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