Le cose rispetto alla liberalizzazioni sembrano andare così: l’Antitrust indica la strada, il governo segue la direzione e il parlamento eventualmente la conferma. Rispetto all’autotrasporto l’antitrust ha chiesto la rimozione della normativa sulle tariffe minime – abrogata nel lontano 2005 – e in attesa che il governo raccolga l’imbeccata, magari confondendo ad arte tariffe e costi, arriva la presa di posizione di un parlamentare che conta, il senatore Angelo Cicolani, responsabile trasporti del Pdl, che con estrema franchezza si è detto favorevole al mantenimento dei costi della sicurezza per l’autotrasporto, proprio come sostiene un odg approvato con l’assenso del Governo alla Camera nei giorni scorsi. «L’autotrasporto – ha precisato Cicolani – è già liberalizzato. La legge N.32/05l 2005 ha aperto il settore alla libera concorrenza, regolata dal rispetto delle norme sulla sicurezza sociale e della circolazione. Dopo alcuni anni di sperimentazione, il Governo Berlusconi ha provveduto a rendere più certe e applicabili le norme della sicurezza prevedendo che il ministero competente individuasse i costi indispensabili al rispetto delle suddette norme». Ragion per cui, ha concluso Cicolani, «il Pdl non ritiene che si debba ulteriormente intervenire in un settore dove i principi del mercato sono già introdotti».