Industry 4.0: è questo il tema presentato da Bosch nell’ambito della Digital Factory alla fiera di Hannover. Un concetto che sta rivoluzionando il mondo delle fabbriche grazie a diversi fattori: lo sviluppo di veicoli autonomi che consegnano i componenti negli spazi di lavoro digitali; il supporto ai lavoratori nella produzione e nel controllo qualità attraverso l’intelligenza artificiale (IA); il sistema 5G, che permette una comunicazione tra macchine e sistemi senza interruzioni.
Bosch raccoglie i frutti di questa rivoluzione; negli ultimi 4 anni, infatti, ha realizzato 1,5 miliardi di euro grazie allo sviluppo di applicazioni dedicate all’Industry 4.0. E proprio per questo entro il 2022 l’azienda si è preposta l’obiettivo di arrivare a un giro di affari di un miliardo di euro, attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi interamente dedicati all’Industry 4.0.
Rolf Najor, membro del Board of Management di Bosch e responsabile di questo settore di business, ha dichiarato: «L’Industry 4.0 mantiene le promesse. Le soluzioni digitali e connesse rendono le fabbriche più efficienti, più flessibili e più produttive». E i progetti lo Bosch dimostrano: il settore di business Industrial Technology di Bosch solo lo scorso anno ha registrato una crescita dell’8,9%, raggiungendo un fatturato di 7,4 miliardi di euro; mentre lo stabilimento di Blaichach (in Germania) in sei anni ha aumentato i volumi di ABD e ESP del 200%.
Ad Hannover sono state presentate diverse idee innovative: l’ActiveShuttle, veicolo autonomo pensato per abbattere la distanza tra la produzione e la logistica, portando i materiali dal magazzino al punto della linea di produzione in cui servono, facilitando il carico e lo scarico, riconoscendo la presenza di eventuali mezzi o persone sul suo tragitto, senza, quindi, implicare lo sforzo da parte degli operatori. È, infatti, lo stesso Najor a sostenere: «Chi pensa in una logica di fabbrica del futuro, cancella i confini tra produzione e logistica. È l’unico modo per realizzare con successo l’Industry 4.0 nella realtà».
Ma non è l’unica novità presentata: per coordinare, infatti, il lavoro delle macchine, delle persone e dei dati, Bosch ha progettato Nexeed, un software intelligente che permette sia ai clienti di monitorare i trasporti, sia di produrre i prodotti in modo rapido ed efficiente e di consegnarli in modo sicuro e puntuale.
Stefan Aßmann, responsabile di Bosch Connected Industry, afferma: «L’Industry 4.0 sarebbe inconcepibile senza il software. Con la nostra business unit Bosch Connected Industry stiamo ampliando ulteriormente la nostra posizione di leader in questo campo e unendo le nostre competenze nel mondo software e nei servizi sotto il nome di Nexeed».
Con Nexeed Track & Trace è il mezzo stesso a trasmettere la propria posizione, la temperatura e le vibrazioni agli esperti di logistica, così che questi possano monitorare la merce e calcolare se arriveranno puntuali.
Bosch ha presentato anche ViPAS, un sistema di ispezione ottica basato sull’intelligenza artificiale, dotato di un braccio di presa – tecnologia d’avanguardia per il sistema ottico – e software intelligente.
Un elemento essenziale per le applicazioni dell’Industry 4.0 è senz’altro il 5G: questo sistema, trasmettendo con una velocità 100 volte maggiore rispetto allo standard precedente, aumenta l’affidabilità e riduce i ritardi nella trasmissione. Tant’è che Andreas Müller, ricercatore Bosch e presidente della 5G Alliance for Connected Industries and Automation (5G-ACIA), descrive il 5G come: «il sistema nervoso centrale della fabbrica del futuro».