Una grande società di servizi umanitari ha scelto l’interporto di Civitavecchia come base logistica per il confezionamento di scatole alimentari da inviare in paesi in via di sviluppo.
A diffondere la notizia è un rappresentante della Filt Cgil soddisfatto sia perché il sito laziale è stato preferito a un porto del Nord Europa, sia soprattutto perché dall’accordo (di durata triennale) scaturirà un lavoro corposo – si parla all’inizio di 150 container al giorno – che comporterà assunzioni immediate per 120 operatori su turni H24.
La firma ufficiale del contratto avverrà entro il 10 febbraio.