Maledetta neve. Che porta gelo e extracosti per centinaia di milioni al giorno. Il tutto, come denuncia Eleuterio Arcese, «per pochi centimetri di neve». «In Germania, Belgio e Olanda – commenta il presidente di Anita – anche in presenza di basse temperature, al di sotto dei dieci gradi, non viene messa in discussione la circolazione dei mezzi pesanti. In Italia, invece, non siamo in grado di fronteggiare l’emergenza neve ricorrendo a strumenti che consentano la pulizia delle strade». E di questa incapacità chi paga? Domanda retorica, certo. Ma per fortuna – sembra – non soltanto per chi trasporta merci su strada.
Prova ne sia che le prese di posizione a favore dell’autotrasporto in queste ultime ore si sprecano. Partiamo con quelle politiche. Ieri, alla Camera, il vicepresidente della Commissione Trasporti, l’on. Silvia Velo (PD) ha chiesto in un’audizione con il viceministro alle Infrastrutture con delega ai Trasporti, Mario Ciaccia, di «alleviare la crisi strutturale del settore dell’autotrasporto sul quale lo Stato interviene con 700 milioni di euro ogni anno attraverso il rimborso dei costi per le assicurazioni, le autostrade e la benzina. Sarebbe opportuno cogliere l’occasione delle liberalizzazioni per intervenire con provvedimenti legislativi che sostituiscano i rimborsi spese con interventi che riducano direttamente i costi dei servizi. Si tratterebbe di un’importante opera di modernizzazione che introdurrebbe maggiore concorrenza con conseguente riduzione dei costi dei servizi».
Ma non si tratta soltanto di trasporti su gomma. Daniele Toto, di Futuro e Libertà, punta l’indice sulla circolazione dei treni merci, bloccata sulla linea Milano-Bologna. «A fronte di precipitazioni nevose ampiamente previste – commenta l’onorevole – per le quali da giorni era in atto un allarme meteo, di dimensioni certamente rilevanti ma non eccezionali, né per il periodo né per le località interessate, non è in alcun modo accettabile che sia paralizzata la circolazione dei treni merci per tre giorni consecutivi, senza avere nemmeno previsioni sui tempi di ripristino».
Ma la presa di posizione più decisa arriva da Federalimentare che giudica assolutamente inaccettabile il blocco della circolazione dei camion sulle autostrade italiane per la neve. «In un momento non certo semplice per la produzione e i consumi, nuovi ostacoli generalizzati all’autotrasporto sono incompatibili con una moderna ed efficiente gestione delle reti, soprattutto dopo poco più di una settimana dal precedente blocco dei trasporti che aveva già danneggiato in particolare le aziende produttrici di alimenti deperibili. Sconcerta soprattutto l’impreparazione con cui i gestori delle principali vie di comunicazione nazionali affrontano queste situazioni annunciate con notevole anticipo: gli stessi gestori dovrebbero adeguare mezzi e strumenti, anche in base alle molte risorse già ottenute, dai pedaggi agli investimenti su strade e ferrovie». Mah, forse nemmeno il presidente di Unatras l’avrebbe saputo dire meglio.
Benedetta neve!
Benedetta neve: all’autotrasporto sostegno da tutti i fronti
-