Sembrerebbe una fotografia positiva quella scattata da Confetra al trasporto merci italiano rispetto al 2011, seppure con i tradizionali chiaroscuri, che vedono modalità in sofferenza e altre più vivaci. Ma rischia di essere un po’ superata dai fatti, visto che – come sottolinea lo stesso presidente Fausto Forti – il saldo complessivamente positivo del 2011 è in realtà il risultato di un primo semestre in espansione seguito da un progressivo rallentamento aggravatosi negli ultimi mesi dell’anno. E se questo è vero – come sembra tristemente vero – è assai probabile che il primo semestre del 2012 stia procedendo con la tendenza del secondo semestre del 2011, se non addirittura in maniera peggiore.
Ma stiamo ai numeri. Il trasporto cargo su strada nazionale sale poco (+1,2%) in termini di viaggi, ma va un po’ meglio (+4,7%) rispetto ai fatturati, mentre l’internazionale rimane quasi stabile (+0,3%) nei viaggi e cresce di poco (+3,1%) rispetto al fatturato.
Quasi immutato anche il settore dei corrieri, con un +0,4% nei viaggi e un +0,6% nei fatturati. Precisazione: il trasporto stradale è l’unico a vedere i fatturati aumentare più dei viaggi. Questo può essere un effetto determinato – commenta Forti – dall’incremento del gasolio, che per forza di cose ha portato a ritoccare in alto le tariffe.
La ferrovia continua a rallentare, scendendo di un ulteriore 3,7%, percentuale analoga a quella (3,8%) registrata dal traffico marittimo RO-RO (traghetti per trasporto merci), anche se qui la contrazione si può giustificare con la crisi del Nord Africa dei primi mesi del 2011.
Il traffico marittimo container aumenta dell’1,5% e le rinfuse dell’1,8%. Mentre per quanto riguarda i porti, la crescita percentuale maggiore la registra Trieste con un +39,6% dovuto essenzialmente alle capacità attrattive dei suoi profondi fondali in grado di accogliere anche le portacontainer giganti. Sullo scalo giuliano, infatti, oltre a MSC e a Maersk, sono arrivate le coreane Hanjin e Hyundai Merchan Marine, la Yang Ming di Taiwan e la Uasc degli Emirati Arabi.
Il traffico merci aereo cresce del +3,5%, anche se soprattutto il secondo semestre ha visto un drastico ridimensionamento di questa modalità, che nel primo semestre 2011 era cresciuta dell’8,7% rispetto al 2010.
Per quanto riguarda le spedizioni internazionali i dati sono sostanzialmente positivi sia per traffico che per fatturato. Migliori risultati nel comparto terrestre (strada e ferrovia) che ha fatto registrare un +4% in termini di traffico e un +5,7% in termini di fatturato.
Nel comparto aereo i valori sono +3,1% per il traffico e +2% per il fatturato, mentre nel comparto marittimo il traffico è salito del 2,7% e il fatturato dell’1,7%.
Buoni i risultati degli Express Courier che hanno segnato un +6,3% in termini di consegne e un +3,4% in termini di fatturato.
Il trasporto merci italiano nel 2011: dati positivi, ma grazie al primo semestre
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