Ci sono tre distinti marchi, tutti con storia e blasone alle spalle, ma tutti in “pancia” alla stessa società. Come integrarli e, soprattutto, come stabilire convenienti sinergie? È una domanda che in Volkswagen si saranno fatti spesso, da quando, accanto al segmento interno attivo nei veicoli industriali, si sono affiancati, per scalate azionarie, i pacchetti per controllare Scania e MAN.
Adesso sembra giungere una prima risposta: la prima forma di integrazione si ottiene «mischiando le carte» a livello di management. Così, dal 1° settembre, tutti i vertici dei tre marchi vedranno un’alternanza interna, seppure con una forte dominante svedese. Vediamo i dettagli.
Cominciano con MAN. Qui il primo forte scossone interessa proprio la testa, visto che l’attuale ceo di MAN SE, Georg Pachta-Reyhofen, entra nella direzione del Gruppo Volkswagen, per lasciare il posto ad Anders Nielsen, quello che fino a ieri, all’interno del cda di Scania, aveva la responsabilità della produzione e della logistica. E questa è una mossa esemplare: quello che conosce perfettamente tutti i flussi interni ed esterni ai siti del Grifone, adesso va a guidare la casa di Monaco di Baviera.
Inoltre, nel Consiglio Direttivo di MAN ci sono nuovi ingressi ugualmente significativi: quello di Ulf Berkenhagen, in arrivo dal cda di Audi AG, e di Jochen Schumm, attuale rappresentante generale delle Risorse Umane di Volkswagen Veicoli Commerciali, che in pratica continuerà a svolgere lo stesso lavoro in casa MAN, sia SE sia Truck & Bus AG.
Molto interessante anche il futuro Consiglio Direttivo di MAN Truck&Bus, in quanto avrà come presidente Rupert Stadler, attuale ceo di Audi AG, ma tra i membri compare pure l’ex numero uno di Scania, Leif Östling. Per quale motivo? Ma perché di fatto è questo manager il fulcro e il responsabile del nascente polo dei veicoli commerciali all’interno del Gruppo Volkswagen. Prova ne sia che, oltre ad avere uno spazio nella stanza del potere di MAN, avrà una sedia anche nel cda di Volkswagen AG.
Vediamo invece cosa succede in casa Scania. Presidente e ceo al posto del “promosso” Leif Östling diventa Martin Lundstedt, che sale di un gradino visto che era già vice presidente esecutivo e responsabile Franchise & Factory Sales. Al suo posto giunge Henrik Henriksson, mentre l’incarico lasciato vacante da Anders Nielsen, andato come detto al vertice di MAN, viene coperto Per Hallberg. Significativi pure gli arrivi da Volkswagen di Harald Ludanek e Andrea Fuder in ruoli ad alto valore sinergico: il primo, infatti, va alla guida del settore Ricerca e Sviluppo, mentre il secondo diventa responsabile degli Acquisti. Due cariche identiche a quelle ricoperte fino a ieri a Wolfsburg.
A completare la squadra ci sono due conferme: Jan Ytterberg, responsabile finanziario, e Christian Levin, responsabile commerciale.
Qualcosa infine cambia pure in casa Volkswagen. Jochem Heizmann, attualmente responsabile della produzione dei veicoli commerciali, entra nel cda in veste di responsabile delle attività cinesi del Gruppo, mentre un altro uomo attivo sui commerciali, Wolfgang Schreiber, va a coprire la posizione di presidente dei marchi Bugatti e Bentley, lasciata libera da Wolfgang Dürheimer, che diventa capo dello sviluppo tecnico in casa Audi. Da ultimo – anche se non riguarda il mondo dei commerciali – l’italiano ed ex Fiat Luca De Meo, attuale responsabile marketing del Gruppo, diventa consigliere responsabile vendite e marketing di Audi.