Venerdì 24 agosto torna a riunirsi il consiglio dei ministri. E all’ordine del giorno c’è anche un piano per la crescita. Per quanto riguarda le infrastrutture ci sono alcuni punti anticipato ieri dal viceministro ai Trasporti Mario Ciaccia, che sulla carta si prefigurano interessanti. In una parola sola l’idea è quella di defiscalizzare la costruzione di nuove opere, vale a dire di sterilizzare l’Iva attraversoun’esenzione totale. In questo modo, secondo il viceministro, si potrebbe ottenere il risultato di «realizzare un considerevole numero di infrastrutture, diversamente mai realizzabili, in grado di stimolare un indotto tale da generare effetti positivi anche per le entrate pubbliche». Tutto questo è stato anche tradotto in cifre. Partendo dalla valutazione che il paese ha necessità, da qui al 2020 di edificare infrastrutture per circa 300 miliardi di euro, la sterilizzazione dell’Iva potrebbe generare un incremento del Pil di 5-6 punti percentuali, vale a dire circa 80 miliardi in termini assoluti, ma soprattutto – ha spiegato Ciaccia – «innescare uno straordinario motore per la creazione di nuovi posti di lavoro, che sempre prudenzialmente indico in diverse centinaia di migliaia di unità».
Plausi al progetto sono giunte da più parti, da Confindustria all’Ance, da Autostrade al Cassa Depositi e Prestiti.
Ma non è tutto perché Ciaccia ha anche confermato il varo entro l’anno del piano nazionale per gli aeroporti, che andrà nella direzione di contenere il numero degli scali. «Non è tollerabile – ha spiegato il viceministro – che vi sia una quantità di aeroporti che non rispondono a una logica e a una esigenza dell’economia. Dobbiamo recuperare risorse ed evitare gli sprechi».
Ultima notizia sulle infrastrutture riguarda la Orte-Mestre, un’opera del valore stimato di 10 miliardi per la quale a settembre – ha annunciato Ciaccia – ci dovrebbe essere un apposita riunione del Cipe.
Ciaccia: «sterilizzare l’Iva per costruire nuove opere»
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