Cominciamo con un’ammissione: rispetto alla sicurezza stradale la Francia è stata molto vivace e propositiva, al punto da riuscire a tagliare drasticamente negli ultimi anni l’incidentalità. E noi italiani lì dietro a sonnecchiare, con qualche passo in avanti ma ad anni luce di distanza dai cugini francesi.
Oggi invece arriva una notizia (diffusa dal sito dell’Asaps) controcorrente: il rapporto completo 2011 che arriva da Parigi parla di 3.963 morti, 29 in meno rispetto al 2010 (-0,7%), quando le vittime avevano toccato quota 3.992. In Italia, in base ai dati Istat (ancora provvisori) le vittime sono state “soltanto” 3.800. Risultato: per la prima volta negli ultimi 10 anni l’Italia – che comunque ha 5 milioni di abitanti in meno – registra un numero di morti inferiore rispetto alla Francia.
Come si giunge a un tale risultato? Sicuramente avranno colpito nel segno molto campagne di sensibilizzazione, ma di certo ci sono anche le conseguenze della crisi, che hanno diminuire il traffico stradale (prova ne sia che in Italia, nei primi sei mesi dell’anno il consumo di carburante è diminuito di ben il 9%). Ma se questo è vero, evidentemente in Italia e in Francia non è vero alla stessa misura. Potrebbe essere cioè che da noi la morsa della crisi sia stata maggiormente avvertita.
Un dato potrebbe confortare tale ragionamento: a fronte della diminuzione dei sinistri e dei morti, gli unici due settori che hanno visto un incremento delle vittime in Francia sono stati i motociclisti (+8%) e il trasporto stradale (+2). Ma il primo – spiegano i ricercatori francesi – è un dato che si giustifica con il meteo, nel senso che la primavera è iniziata con un mese e mezzo in anticipo rispetto all’anno precedente. Il secondo – vale a dire 67 morti rispetto ai 65 del 2010 – risulta difficilmente giustificabile con la crisi, anzi sembrerebbe rappresentare un (seppur timido) segnale di ripresa. In effetti così è stato: in Francia nel primo semestre 2011 il trasporto merci ha vissuto un momento di ossigenazione, che è andato lentamente spegnendosi nei mesi successivi. Da noi invece la ripresina del 2011 è stata più blanda, ha generato fatturati inferiori e in definitiva ha fatto circolare meno veicoli, bruciando meno carburante e salvando più vite umane.
E allora godiamoci almeno questa consolazione!
Morti sulle strade: per la prima volta negli ultimi 10 anni l’Italia fa meglio della Francia
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