Ecco l’ennesima truffa che ha per protagonista l’autotrasporto, chiamato a interpretare una parte abbastanza inedita: il falsificatore di permessi di trasporto. Anzi, per essere più precisi, di autorizzazioni ai trasporti internazionali, meglio note come Cemt. E siccome, come si sa, queste autorizzazioni vengono rilasciate ogni anno dal ministero dei Trasporti in numero limitato si è creato un giro di falsari che “piazza” sul mercato nero le autorizzazioni arrivando a chiedere – se il lavoro è a regola d’arte – anche diverse migliaia di euro.
Poi, finalmente arriva il giorno in cui uno zelante funzionario di un ufficio delle dogane – per la precisione quello di Pordenone – si accorge che il permesso presentato da un vettore macedone presenta caratteri di stampa un po’ particolari. Il trasportatore, diretto in Georgia, torna nuovamente alla carica qualche tempo dopo con un nuovo carico diretto in Ucraina. A quel punto il sospetto che qualcosa non funzioni diventa concreto, così aiutandosi con una lampada a raggi ultravioletti viene scoperta la truffa, che porta a una pesante sanzione amministrativa e al sequestro dei veicoli con cui erano stati effettuati i viaggi.
Gli inquirenti quantificano il giro d’affari dietro la truffa di diversi milioni di euro.
Autorizzazioni CEMT false: scoperto a Pordenone mercato nero milionario
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