Spesso i trasportatori più anziani ricordano i “bei tempi”, agganciandoli alla memoria di “quando sul camion si viaggiava in due”. Oggi, con vago sapore burocratese, il doppio autista in cabina viene definito «multipresenza», cosa che nei fatti sempre meno aziende riescono a permettersi. E comunque anche quelle poche fanno fatica a calcolare i tempi di guida e di riposo di colui che è in cabina, senza però essere fisicamente alla guida.
Il ministero dell’Interno è stato sollecitato sul punto e, richiamandosi a un orientamento consolidato in sede comunitaria, ha fornito puntuale risposta: «un periodo di 45 minuti del tempo di disponibilità trascorso sul veicolo in movimento senza che il secondo conducente assista attivamente chi guida, può essere considerato “interruzione”».
Doppio autista: il ministero chiarisce come si calcolano le interruzioni
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