Tempi duri quelli in cui ogni giorno ci si trova a scrivere di rincari. Ieri davamo la notizia dell’impennata vertiginosa dell’IPT a Brescia (ma forse presto anche in altre provincie). Oggi l’aumento drastico colpisce soprattutto i trasportatori sardi, visto che – stando a quanto denuncia il deputato Mauro Pili – la Tirrenia avrebbe ritoccato in alto le tariffe del 36% a partire dal 1° ottobre, su tutte le rotte in partenza da Olbia e Porto Torres. Percentuale media, visto che gli aumenti vanno da un minimo di 50 centesimi ai 2 euro, in entrambi i casi più Iva. E mentre Pili dichiara di voler presentare un’interrogazione urgente al ministro dei Trasporti davanti alla Camera, il governatore della regione, Ugo Cappellacci, definisce la cosa «un’aggressione da parte dei feudatari del mare».
Soluzioni? Cappellacci propone di accelerare l’iter per una legge per la Flotta sarda e di mettere in campo ogni possibile strumento contro un meccanismo che – dice – «per decenni ha strozzato la possibilità di sviluppo dell’Isola e che oggi prosegue sotto un’insegna verniciata di nuovo».
Ma sul primo punto ci sono ancora frizioni. L’atto normativo che dovrebbe far nascere la Flotta sarda è uscito dalle commissioni per essere discusso, sotto forma di articoli, dal Consiglio regionale. Si teme però la presentazione di emendamenti e il consguente allungamento dei tempi di approvazione.
Il 1° ottobre, invece, è tristemente dietro l’angolo.
Tirrenia: dal 1° ottobre le tariffe merci aumentano del 36%
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