La struttura c’è e tutto sommato funziona. Ma ciò che ancora manca all’inteporto di Bari è il raccordo ferroviario. Eppure, la sua funzione dovrebbe essere proprio quella di consentire il passaggio da una modalità di trasporto (stradale) all’altra (ferroviaria). Ma siccome, quando venne costruito (per la precisione dal gruppo Degennaro) l’interporto pugliese beneficiò di un finanziamento comunitario di 73 milioni di euro, adesso la Corte dei Conti europea vuole far chiarezza sulla vicenda e a questo scopo ha inviato a Bari alcuni funzionari per verificare a che punto sono i lavori per realizzare il fantasmatico raccordo.
In Puglia, incaricati dalla Regione Puglia cercano intanto di allungare i tempi e ad appellarsi a una prescizione ancora non scadua, mentre da RFI giunge la notizia che i lavori per terminare il raccordo sono prossimi a partire. Lo spera tutta la Puglia… e oltre.
Interporto Bari: la Corte dei Conti UE indaga sulla mancanza del raccordo ferroviario
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