La querelle TAR Lazio è infinita? Quasi. Tanto che, qualunque decisione verrà presa rispetto all’udienza di oggi, in ogni caso ci sarà un’altra udienza il 15 novembre. Che non avrà molto valore in termini sostanziali, in quanto verrà ribadito quanto già deciso, ma in termini procedurali ha avuto la sua importanza. Chiariamo in che senso.
Come molti ricorderanno anche l’Antitrust aveva presentato il suo ricorso, arricchito di proprie richieste e argomenti. Ma il deposito di quest’atto era avvenuto tardivamente. Con una qualche astuzia l’Avvocatura dello Stato (che per chi non ha chiari gli schieramenti, sta comunque dalla parte degli autotrasportatori) ha sollevato l’eccezione. Al punto che, nella prima fase dell’udienza di oggi, si è ipotizzato un nuovo rinvio per il 15 novembre. L’avvocato dell’Antitrust ha replicato che a quel punto tanto valeva rinviare tutte le questioni a questa data. Ma tale ipotesi è apparsa sciagurata al presidente del TAR, visti i già tanti rinvii segnati in passato sul calendario.
Da qui la decisione: rinviare esclusivamente la posizione instaurata dall’Antitrust al 15 novembre per via dell’eccezione di tardività. Ma questa decisione ha avuto conseguenze importanti in termini procedurali e per così dire di schieramenti: l’avvocato dell’Antitrust, a quel punto, ha smesso di lavorare e non ha partecipato alla discussione. Insomma, la mossa dell’Avvocatura lo ha messo fuori gioco.
Rinvio al 15 novembre del solo ricorso (tardivo) dell’Antitrust
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