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Nave Grimaldi con autotrasportatori italiani a bordo ferma in Tunisia: Franchini (CNA-Fita) chiede intervento del governo

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C’è una nave italiana – la Eurocargo Bari della Grimaldi – ferma al porto di La Goulette, in Tunisia, da venerdì scorso a causa di una protesta dei lavoratori della Cotunav, malgrado disponga di tutte le autorizzazioni per attraccare e scaricare. Protesta che qualcuno giudica alimentata dall’armatore e che sta suscitando anche delle reazioni polemiche dei sindacati italiani, che vorrebbero partire da Napoli per andare a manifestare a Genova dove si scaricano le navi della stessa Cotunav.
Insomma, una situazione difficile, definita «intollerabile» dalla presidente nazionale di CNA-Fita, Cinzia Franchini, in una lettera inviata ai ministri Corrado Passera e Giulio Terzi di Sant’Agata affinché i rispettivi ministeri (Trasporti ed Esteri) si attivino tempestivamente per risolvere la situazione creatasi – secondo Franchini – dallo «sviluppo sul mercato di positive dinamiche concorrenziali» che inevitabilmente suscita le reazioni contrarie di «chi tenta di proteggere posizioni di rendita consolidate».
Ma ciò che è veramente preoccupante per la rappresentante della CNA-Fita è che «a poco più di un mese dal debutto degli accordi Euromed, previsto con l’inizio del 2013, si debba assistere a questo tipo di comportamenti da parte di compagnie armatoriali tunisine già operanti nei nostri scali».
Infine Franchini chiede ai ministri dei Trasporti e degli Esteri di attivarsi «affinché si scongiuri da parte dell’armatore Grimaldi l’abbandono della linea di collegamento diretto tra lo scalo di Genova e quello tunisino. Sarebbe infatti grave e preoccupante che, nell’ambito di collaudati accordi bilaterali tra Italia e Tunisia, non si riuscisse a garantire l’operatività in libera concorrenza tra armatori nel Mar Mediterraneo».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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