UPS ha raggiunto un valore record dell’utile diluito per azione rettificato per l’esercizio 2012 pari a 4,53 dollari, registrando i migliori risultati nel segmento Pacchi Stati Uniti. Il free cash flow è ammontato a 5,4 miliardi di dollari, valore a maggior ragione eccezionale se si considera che nel lasso di tempo considerato c’è stato anche l’uragano Sandy, con tutta la scia di distruzioni, che secondo le stime ha causato una riduzione di utile per azione di circa 0,05 dollari.
Scendendo nel dettaglio dei diversi comparti, nel 2012 UPS ha consegnato oltre 4 miliardi di pacchi, anche se una crescita del 2,9% si è registrata soltanto nel quarto trimestre quando in consegna sono andati mediamente 18,8 milioni di pacchi al giorno, con un picco massimo di 28 milioni.
Ma UPS non è soltanto trasporto espresso. I ricavi dei servizi logistici e delle spedizioni pesanti sono lievitati del 4% nell’ultimo trimestre. A questo proposito la divisione spedizioni (Freight Forwarding) vede crescere i ricavi, soprattutto in virtù degli aumentati tonnellaggi delle spedizioni cargo aeree. Anche se a limare sui margini è stato l’incremento dei costi di trasporto soprattutto in uscita dall’Asia.
Anche la divisione Distribution ha registrati ricavi in crescita del 10%, anche se il margine operativo è stato frenato dagli investimenti in tecnologia e nuove strutture a supporto dei settori Healthcare e High Tech.
Il segmento Cargo ha vissuto l’ultimo trimestre 2012 con una crescita dei ricavi del 6,2%. Peraltro in questo arco temporale UPS ha lanciato UPS Order Watch, nuova piattaforma tecnologica per le spedizioni cargo via mare e via aerea, che consente di ottimizzare la gestione dei fornitori grazie a caratteristiche basate sul cloud.
Guardando infine al 2013 UPS prevede che gli utili per azione si attesteranno tra 4,80 e 5,06 dollari, in crescita del 6-12% sul 2012. L’azienda ha inoltre elevato la guidance relativa al riacquisto di azioni nel 2013 da 1,5 miliardi a 4,0 miliardi di dollari.
Per UPS un 2012 da record
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