Continua lafrenata critica, ma forse è un po’ meno brusca. È quanto induce a pensare una serie didati che arrivano dalla strada, sia quelli relativi ai pedaggi che quellirelativi ai consumi di carburante. Per la precisione, se si guarda l’intero 2012, emergeancora un calo dei pedaggi di veicoli pesanti sulle autostrade del 7,5%rispetto al 2011. Ma il Centro Ricerche Continental Autocarro, elaborandoquesto dato, sottolinea che considerando soltanto il periodo che vada gennaio a settembre la flessione era ancora maggiore, pari a un 7,7%. Segnoche, a partire da ottobre, c’è stata una piccola inversione di tendenza.
Pillole di ottimismo: tornano a crescere i pedaggi di camion e i consumi di benzina
-
Rispetto inveceai carburanti, un’autentica notizia (seppure non interessa direttamente icamion, ma è comunque un indicatore importante) riguarda la benzina, che per laprima volta da quando è iniziata la crisi fa registrare un andamento positivonei consumi. Per la precisione nel mese di febbraio, stando ai dati del CentroStudi Promotor, ha fatto segnare un +3,8%. Il gasolio non compie ancora questomiracolo visto che, anche a causa della contrazione dei consumi degliautocarri, a febbraio faceva registrare una diminuzione dei consumi del 2,1%,sedicesimo dato di flessione su scala mensile, seppure meno consistenti rispetto ai precedenti.
Malgrado questo calo della domanda, il prezzo del gasolio ha seguito unandamento opposto: nel 2012 ha conosciuto alla pompa un incremento del 17,9%rispetto al 2011, toccando la quotazione media alla pompa di 1,706 euro. Anchese – a leggere i dati – sembra di vedere un “gatto che si morde la coda”, perchétanto più il prezzo aumenta, tanto più i consumi scendono e quindi anche iltentativo dello Stato e delle case petrolifere di stabilizzare gli introiti nonraggiunge l’obiettivo. Lo dicono i numeri.
Nei primi due mesi del 2013 il gettito derivante da accise e Iva èdiminuito complessivamente di 85 milioni (anche se a febbraio è tornato asalire), mentre il fatturato incamerato dall’industria petrolifera e dallarete di distribuzione nell’intero 2012 è passata da 4,627 miliardi del primobimestre 2012 a4,392 miliardi del gennaio-febbraio 2013, con un calo del 5,1%.