Dopo lunghi mesi di riserbo, anche Renault Trucks, a poche settimane dal lancio delle nuove gamme (11 giugno), lascia trapelare qualcosa di più sui suoi motori euro 6. E si tratta di anticipazione piuttosto corpose, perché vanno in
una direzione inedita. Almeno
sui due monoblocchi da 11 e 13 litri, infatti, di EGR raffreddato non si parla, per battere invece la strada originale di
potenziare al massimo l’SCR, di renderlo più efficiente rispetto alla sua funzione di
abbattimento degli ossidi di azoto (NOx) e di
affiancarlo a un filtro antiparticolato che taglia le polveri sottili, mentre a eliminare a eliminare gli idrocarburi incombusti e il monossido di carbonio ci pensa il
catalizzatore di ossidazione.
La base di partenza quindi è il precedente motore, innovato con il 50% di componentistica inedita e di centraline elettroniche completamente nuove. Ma per far funzionare al meglio un sistema che si affida essenzialmente al post-trattamento, deve poter contare su temperature di esercizio estremamente elevate. E a questo scopo vengono recuperati i gas di scarico per reiniettarli caldi nel collettore d’aspirazione. In più, in alcune condizioni, viene chiesto un aiuto anche alla farfalla sullo scarico, che variando la pressione fa accrescere il fretta la temperatura del motore.
Fin qui il sistema di post-trattamento. Per il resto, in fase di iniezione i due monoblocchi da 11 e da 13 litri rimangono differenziati, nel senso che il primo funziona tramite common rail, mentre il secondo si affida a iniettori pompa a controllo elettronico.
L’11 litri in particolare verrà offerto in versioni da 380 CV (1800 Nm), 430 CV (2050 Nm) e 460 CV (2200 Nm), mentre il 13 litri sarà disponibile in potenze da 440 CV (2200 Nm), 480 CV (2400 Nm) e 520 CV (2550 Nm). Numeri praticamente allineati a quelli dell’Euro 5. E Renault Truck promette un bis anche rispetto ai consumi. Erano eccellenti e saranno eccellenti.
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