La Commissione europea ha un serio sospetto che sul mercato del trasporto ferroviario di merci si sia creato un cartello tra società attive nell’Europa Sudorientale. E per cercare fondamento alle ipotesi nei giorni scorsi ha effettuato dei blitz a sorpresa all’interno delle società sospettate.
Il cartello, per la precisione, sarebbe servito per aumentare i prezzi dei servizi e per spartirsi la clientela, vale a dire due pratiche contrarie alla libera concorrenza. C’è totale riserbo, invece, rispetto al nome dell’imprese coinvolte, anche perché la Commissione intende condurre ulteriori indagini prima di avanzare ipotesi di colpevolezza.