Si è tenuta oggi a Venezia l’assemblea degli scali del Napa (North Adriatic Ports Association) in cui i presidenti dei quattro porti aderenti – Venezia, Trieste, Capodistria e Rijeka – hanno rinnovato l’impegno a definire un piano di sviluppo coordinato per il potenziamento infrastrutturale complessivo del Multiport Gateway del Nord Adriatico.
Molte priorità infrastrutturali europee si giocano in Alto Adriatico e il ruolo nello scacchiere degli scali Napa sarà cruciale. Motivo che spinge ogni associato a sostenere vicendevolmente i progetti di sviluppo di ciascun porto membro, perché la crescita di uno apporta benefici a tutti solo assieme è possibile diventare il grande hub che l’Europa chiede.
Gli armatori non scelgono di percorre l’Adriatico per scalare solo un porto e per questo è necessario fare sistema per offrire più alternative che si distinguono per le differenti peculiarità; una condizione che può attirare le grandi compagnie dal Far East e da tutti i mercati emergenti.
Le importanti infrastrutture a sostegno della crescita sono: per il porto di Rijeka il terminal container con due gru per accogliere navi post panamax; per lo scalo di Trieste l’implementazione del Molo VII con nuove gru in dotazione; per Capodistria un importante escavo che consentirà l’attracco di navi portacontainer più grandi; infine Venezia, terminato l’escavo che ha portato i fondali a -12 metri si prepara a ospitare i traghetti da fine 2013 nel nuovo terminal dedicato alle Autostrade del Mare di Fusina e i container nel nuovo terminal portuale d’altura con fondali naturali a -20 metri.