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DAF CF e LF: è tempo di rinnovarsi… guardando all’XF

Rinnovamento equilibrato e mirato quelli dei DAF CF e LF, che serve sì ad adottare le nuove motorizzazioni euro 6 – prima fra tutte quella da 11 litri – ma anche a rinfrescare esterno e interno. Con un metodo infallibile: prendere dall’XF per spalmare su tutte le gamme. E le sinergie crescono…

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La prima uscita risale ad aprile, quando al Truck Show di Birmingham venne alzato ufficialmente il velo sulle rinnovate gamme CF e LF. Anche se allora il contenuto innovativo essenziale era subito sembrato il nuovo motore da 10,8 litri il Paccar MX-11, tarato su ben cinque potenze (290, 330, 370, 400 e 440 cv) e in grado di far aprire al CF un ventaglio sterminato di utilizzi, a partire da quello nel settore cisternato, dove l’esasperata ricerca di una tara ridotta non può che fare apprezzare la maggiore leggerezza dell’MX 11 rispetto al 12,9 litri. Motore, quest’ultimo, che comunque rimane disponibile in versioni da 410, 460 e 510 cv.
Più in basso ci sono il 6,7 litri (potenze da 220 a 310 cv), comune ai due modelli, mentre specifico per l’LF è il 4,5 litri proposto in tre varianti: 150, 180 e 210 cv. 

A completare la catena cinematica, di serie ci sono i cambi manuali a 5, 6, 9 o 12 velocità, mentre per il solo CF esiste in opzione un cambio 16 velocità. Per gli automatici, si va sugli AS Tronic a 6, 12 e 16 velocità, innovati (i due più resistenti) con EcoRoll (per sfruttare l’inerzia in discesa) e Fast Shift (per velocizzare i cambi marcia nei rapporti alti). 
 
L’esterno
Questi e altri importanti contenuti tecnici (primo tra tutti il nuovo assale posteriore con struttura Stabilink) avevano fatto passare in secondo piano le innovazioni all’interno e in parte all’esterno dei due veicoli. Lacuna che adesso andiamo a colmare. 
Per quanto riguarda l’esterno, la prima cosa da notare è l’accentuazione della parentela tra queste gamme e l’XF. Poi è ovvio che il legame più stretto è con il CF, un po’ perché monta gli stessi fari (adesso dotate di luci di posizione integrate di serie e di luci di svolta nel paraurti) degli XF, un po’ perché presentano identità di dimensioni, in particolare quando sono equipaggiati entrambi con il 13 litri. Il CF con l’11 litri invece si rimpicciolisce e per cogliere le differenze è sufficiente guardare gradini e feritoie sulla calandra: sono rispettivamente 3 e 5 in quello equipaggiato con il motore più grande, 2 e 4 su quello con 11 litri. 
Al di là dei dettagli, però, esiste un preciso elemento che è presente in modo identico in tutte le gamme, dall’XF alla LF: il pannello cromato tra calandra e parabrezza, che serve a rompere in orizzontale il grande blocco della calandra, ma pure a valorizzare il grande logo DAF posizionato al suo interno.    
 
L’interno 
Entriamo all’interno. L’impressione generale è positiva, visto che molti componenti e accessori che trovano posto in questi rinnovati veicoli provengono tutti dall’XF. E se la gamma maggiore «presta» qualcosa alle minori è ovvio che le tira su di carattere e di stile. Ed effettivamente è ciò che accade. Non tanto nei sedili, resi comunque più comodi, più regolabili e più eleganti grazie a tappezzerie grigie in tinta con il resto dell’ambiente. Ma soprattutto rispetto al volante, che è esattamente la versione multifunzione presente sugli XF. Per la precisione, sulle razze ci sono, a sinistra, i comandi del sistema Infotainment (autoradio e telefono), mentre a destra si trovano tutte le funzioni associate alla velocità (cruise control, velocità in discesa, ecc).
Identico discorso vale per il quadro strumenti. Anche qui infatti viene condiviso lo stesso quadro presente sulla gamma pesante, incluse le finiture in alluminio della strumentazione. Da notare che al centro del quadro compare un display a colori da 5’ che, oltre alle informazioni su tutte le funzioni vitali di veicolo e motore, funge da assistente all’autista per aiutarlo a guidare nel modo più economico possibile (Driver Performance Assistant). 
Anche la plancia di entrambi i veicoli ha la stessa disposizione ergonomica degli XF, anche se qui, almeno rispetto agli LF, viene proposta in scala. I tre alloggiamenti nella plancia centrale presenti sul CF, per esempio, sull’LF diventano due. In ogni caso può essere sfruttato per collocare il nuovo sistema Truck Navigation Radio (in opzione) che, insieme all’autoradio/lettore CD, include anche un sistema di navigazione e un collegamento USB, tutti governabili dal volante. 
 L’unica cosa che non cambia, anche se forse tanti trasportatori l’avrebbero gradito, sono i finestrini, che non si aprono «a tutta larghezza», ma soltanto in una sezione di vetro. 
 
In definitiva, un rinnovamento buono per tutti: per i trasportatori che, acquistando i DAF CF ed LF si troveranno a disposizione veicoli più confortevoli e più ergonomici, ma in fondo anche per DAF che, sfruttando le sinergie tra le diverse gamme, riesce a ridurre il numero di componenti in fase produttiva e quindi a ottimizzare i costi.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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