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Lettera di Girlanda sugli impegni del governo pro autotrasporto. Cna-Fita: «È leggera: valutiamo il fermo»

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Un giorno mite, un giorno burrascoso. Le relazioni tra associazioni e governo stanno prendendo la stessa deriva della politica italiana. Dopo gli incontri di martedì 22 e mercoledì 23 ottobre, infatti, preceduti dalla notizia-fulmine che all’interno della legge di stabilità era stata inserito un taglio alla compensazione delle accise sul gasolio, il clima si era in parte pacato con aria di bonaccia. O meglio, tanto questioni sembravano aver trovato soluzione, tranne forse quella del taglio delle accise, sulla quale lo stesso ministro dei trasporti Maurizio Lupi aveva ammesso (e anche scritto) di non essere stato informato.

Oggi si è fatto un passo avanti e uno indietro. Perché è successo che il sottosegretario con delega all’autotrasporto, Rocco Girlanda, il rappresentante del governo che nel corso della settimana, coadiuvato dal consigliere del ministro Mino Giachino, aveva intessuto la trattativa con le associazioni di categoria, ha preso carta e penna per scrivere una lettera indirizzate alle stesse associazioni in cui sintetizza alcuni punti fermi, dalla sospensione delle sanzioni previste dal Sistri per altri 10 (per la quale è già stata presentato un emendamento al decreto PA) all’allargamento delle competenze dell’Albo degli autotrasportatori (per il quale si sta predisponendo una bozza di decreto legge).

Insomma, Girlanda nella sua lettera abbina criticità a misura normativa che il governo sta predisponendo. Difficile però essere così puntuali rispetto alla questione delle accise per il quale il sottosegretario fa riferimento all’intervento dello stesso ministro Lupi per dimostrare la volontà dell’esecutivo di «promuovere la correzione, in sede parlamentare, della legge di stabilità dove si prevede la riduzione dei crediti di imposta per gli autotrasportatori per il rimborso delle accise».

Troppo poco? Dalla CNA-Fita la risposta è netta: una lettera «leggera e insoddisfacente». «È irresponsabile – si legge in una nota – confondere il tema del caro gasolio e del caro accise con altre questioni, su cui sarà utile discutere in un secondo momento». Per adesso l’invito rivolto al ministro Lupi dall’associazione è di «dare precise rassicurazioni rispetto alla cancellazione dei tagli, mantenendo invariata l’entità dei fondi destinati al rimborso delle accise».

Invito peraltro nient’affatto generico, anche perché – come ha sottolineato la presidente nazionale Cinzia Franchini – «su temi come il caro gasolio c’è bisogno di serietà». E proprio per discutere questo tema martedì 29 ottobre è stata convocata una riunione della presidenza con all’ordine del giorno un tema preciso: «valutare l’opportunità di proclamare un fermo».

Torna burrasca quindi in casa CNA-Fita, almeno per questo fine settimana. Per la prossima – che peraltro potrebbe iniziare con un fermo proclamato da Trasportounito, anche se proprio in queste ore lo stesso Girlanda sta cercando l’ultima mediazione con i rappresentanti dell’associazione – si vedrà. 

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