75 anni ininterrotti di utili: non fa notizia che il gruppo Paccar, anche per il 2013, mette in cascina una gestione positiva. A suscitare interesse è invece l’ammontare dei ricavi, pari a 17,12 miliardi di dollari, e dell’utile netto di 1,17 miliardi (e il dividendo di 1,70 dollari per azione). Cosa ha consentito di produrre una tale performance? Mark Pigott, ceo della società, punta l’indice soprattutto su tre elementi: le consegne crescenti di camion in Europa, gli ottimi ricavi determinati dai ricambi in aftermarket e quelli generali dalla finanziaria del gruppo.
Peraltro, il cash flow operativo di 2,38 miliardi dollari ha permesso all’azienda di espandersi in Brasile e di investire su diverse gamme e tipologie di prodotto. Il 2013 è stato infatti l’anno del Kenworth T880 , del Peterbilt 567 e dei DAF CF e LF Euro 6 oppure, sul fronte dei motori, la stagione che ha aperto le porte al nuovo PACCAR MX – 11.
Complessivemente nel 2013 Paccar ha consegnato 137 mila veicoli in tutto il mondo e ha investito 660,9 milioni di dollari in ricerca e sviluppo. Mentre per ciò che riguarda specificamente DAF, il marchio olandese ha raggiunto nel 2013 una quota di mercato del 16,2 % nel mercato europeo sopra le 16 tonnellate, conservando la prima piazza per ciò che riguarda il segmento dei trattori. IN Russia, invece, insieme a Kenworth, DAF ha immatricolato 3.900 camion, mentre da quarto trimestre ha intrapreso l’assemblaggio di veicoli nello stabilimento brasiliano di Ponta Grossa.
Non sono invece rosee le previsioni rispetto al mercato europeo del 2014. Se infatti nel 2013 il settore sopra le 16 ton è arrivato ad assorbire 240.800 unità, nel 2014 Paccar prevede che in Europa si fermeranno tra le 200 .000 e le 230.000 unità.
E forse non a caso il gruppo statunitense punto lo sguardo altrove: su Taiwan, mercato in DAF risulta il più grande produttore di camion nel segmento a 16 ton, con una quota di mercato del 16%; sul Brasile dove, anche grazie al nuovo sito inaugurato lo scorso anno, DAF conta di raggiungere una quota de 20% (e parliamo di un mercato che sopra le 6 ton quest’anno dovrebbe toccare quota 150.000 pezzi.