C’è un’inversione di rotta nella logistica immobiliare: improvvisamente sta attirando investitori stranieri. Anzi, i maggiori investitori stranieri. In prima fila c’è infatti Blackstone, il maggior fondo di private equity al mondo, già assurto agli onori della cronaca per aver acquistato la storica sede del Corriere della Sera, in via Solferino a Milano e per aver investito in Italia circa 800 milioni di euro. Stavolta, però, il fondo ha messo le mani su qualcosa come 18 centri logistici sparsi tra centro e nord dell’Italia.
A vendere è la Fap Investments della famiglia Ferrari e la Arcese Immobiliare, ma vede coinvolto anche un altro fondo immobiliare gestito da Torre Sgr. Stando alle indiscrezioni riportate da Milano Finanza la cessione dei magazzini sarebbe avvenuta in cambio di una somma vicina ai 200 milioni di euro.
L’acquisto è avvenuto attraverso un fondo immobiliare gestito da Bnp Paribas, come peraltro era successo in precedenti operazioni del fondo statunitense.
Cbre, società specializzata in ricerche sui mercati immobiliari, stima che nel 2013 in Italia le transazioni nel settore sono cresciute dell’80% rispetto al 2012, toccando un valore complessivo vicino ai 4,8 miliardi di euro, vale a dire su livelli analoghi a quelli del 2008.
Tutto questo dovrebbe far pensare a un’uscita dal guado della crisi? Troppo presto per dirlo. Ciò che è certo è che a spingere in Italia l’interesse degli investitori stranieri è principalmente il crollo dei prezzi registrato negli ultimi anni, che ha portato il valore degli immobili italiani votati alla logistica su livelli decisamente più contenuti rispetto a quelli presenti in altri paesi europei.
Ma è certo pure che l’attuale crescita della domanda dovrebbe portare nel medio termine a un rimbalzo delle quotazioni, vale a dire a una risalita progressiva dei prezzi a metro quadro.
