I numeri, almeno percentualmente, sono riconoscenti con i mercati e non possono infierire per troppo tempo. Perché dopo una dura flessione, a maggior ragione se reiterata, per forza di cose prima o poi arriva un segno positivo.
Il mercato dei veicoli commerciali (fino a 3,5 ton) veniva da anni pesantissimi di flessioni. E oggi finalmente i numeri restituiscono qualche timida carezza. Anche a febbraio, infatti, come era già avvenuto a gennaio, le stime diffuse dal Centro Studi UNRAE registrano un risultato positivo a doppia cifra. Per la precisione i 9.007 veicoli venduti in febbraio rappresentano un incremento del 15,2% rispetto ai 7.819 dello stesso periodo 2013. Una tendenza che si riscontra anche nel bimestre gennaio-febbraio, visto che i veicoli immatricolati risultano 18.026, con una crescita del 13,4% (15.893 nel gennaio-febbraio 2013).
Ecco perché all’UNRAE sono soddisfatti e non si strappano i capelli. «I risultati che stiamo vedendo sul mercato dei veicoli da lavoro – afferma Massimo Nordio, presidente dell’Associazione delle Case automobilistiche estere – erano ormai attesi. Dopo aver toccato il record storico negativo con 101.200 unità nel 2013, con una contrazione di oltre il 58% dei volumi in soli 6 anni, il settore, per effetto confronto, non può che dare un segno di crescita».
Ciò significa che non si tratta di un venticello passeggero, ma di una tendenza che – secondo Nordio – povrebbe continuare per tutto l’anno. «Alle condizioni attuali e senza interventi incisivi di stimolo ai consumi e, quindi, alle esigenze di distribuzione delle merci, il mercato dei veicoli commerciali potrebbe tecnicamente esprimere, a fine 2014, fino al 15% in più rispetto allo scorso anno. È necessario, però, attendere i risultati dei prossimi mesi per vedere se queste indicazioni iniziali possono essere davvero considerati i primi segnali di una ripresa più solida».