Un valore della produzione di quasi 33,5 milioni di euro, il 14,68% in più rispetto all’anno precedente, con un utile di 1,54 milioni, che scende a 217.109 euro dopo le imposte, a causa soprattutto del modificato sistema fiscale che da una previsione relativa all’IMU di 870 mila euro è schizzata fino a 1,52 milioni come IMU.
Sono questi i numeri salienti con cui Interporto Padova ha chiuso il bilancio 2013 approvato dall’assemblea dei soci, con la netta soddisfazione del presidente Sergio Giordani, che giudica un tale andamento come «la conferma della validità del Piano pluriennale economico e finanziario che abbiamo elaborato».
Ma al di là dei numeri il 2013 è stato un anno molto importante per la struttura padovana, anche perché ha attuato una serie di azioni che con ogni probabilità porteranno frutti già dal 2014. Tra queste azioni possono ricordare l’incorporazione di Padova Container Service, la realizzazione di una importante sinergia con il Gruppo FS grazie alla locazione, dal 1° giugno, del terminal intermodale (70 mila mq) di FS Logistica con cui si è dato vita a un’unica piattaforma integrando il Grande Terminal (200 mila mq) in proprietà.
Ma soprattutto Interporto Padova è diventato titolare della manovra ferroviaria per tutti i treni merci che partono e arrivano dai due terminal interportuali con un’ottimizzazione dei tempi e dell’utilizzo dei binari. Parallelamente è cresciuta anche l’attività come MTO, cioè l’acquisto diretto dalle imprese ferroviarie di collegamenti intermodali da vendere alle imprese del nord est.
Sempre sul fronte intermodale il numero di container movimentati ha segnato un aumento rispetto all’anno precedente, incremento che prosegue in modo più netto e deciso in questi primi mesi del 2014. Per quanto riguarda le attività di logistica e locazione immobiliare, la percentuale di occupazione media è ulteriormente cresciuta al 95,86% e nei primi due mesi del 2014 sfiora il 97%.