912.722 contro 834.914 unità, pari al 9,3% di crescita. È il confronto del primo semestre 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso per quel che riguarda il mercato europeo di autocarri e pullman. I numeri sono stati diffusi dall’Acea, l’Associazione dei costruttori europei di automobili. Gli aumenti dei mesi scorsi, che erano considerati segnali ancora da decifrare e confermare, hanno dunque trovato sistemazione e consentono di parlare di nuova fase, positiva, delle vendite dei mezzi da lavoro nei Paesi dell’Unione europea.
Nel consuntivo del semestre vi sono solo tre Paesi (Belgio, Finlandia e Olanda) che registrano un calo rispetto al 2013, tutti gli altri marcano un incremento, per molti anche robusto. Tra i Paesi con i numeri di vendita più grandi spicca il risultato della Spagna, che con 64.274 immatricolazioni da gennaio a giugno ha registrato un aumento del 38%! La Gran Bretagna, con 155.532 unità immatricolate, segna una crescita del 16,8% rispetto al primo semestre 2013. Il mercato nazionale più grande, la Francia, ha registrato 212.515 immatricolazioni, cioè lo 0,4% in più dell’anno scorso. La Germania ha raggiunto le 153.329 unità, cioè l’8,3% in più del 2013. Poi c’è l’Italia con 66.662 immatricolazioni (stima dell’Anfia) che significano il 13,6% d’aumento nei confronti del primo semestre 2013.
La cresciata è sostanzialmente rilevabile per tutte le diverse categorie di veicoli in cui sono suddivise le statistiche dell’Acea. I “commerciali” leggeri, sino a 3,5 tonnellate, hanno totalizzato 761.521 immatricolazioni contro 686.918, pari al 10,9% in più e rappresentando l’83,4% degli autocarri e pullman venduti in Unione europea nel semestre.
La fascia dei veicoli”pesanti”, cioè quelli oltre le 16 tonnellate, ha raggiunto le 105.405 immatricolazioni, contro le 99.699 dell’anno scorso, con una crescita del 5,7% (da notare che a giugno il bilancio complessivo riporta un calo dello 0,7%). Non manca comunque qualche dato che fa emergere situazioni diverse a seconda di come si intreccino i numeri per Paese e per categoria. Ne è un esempio il dato semestrale in sensibile calo della Gran Bretagna nella categoria dei veicoli pesanti, dove si sono registrate 9.802 immatricolazioni, cioè il 26,5% in meno rispetto all’anno scorso. E una contrazione per i veicoli oltre le 16 tonnellate c’è stata anche in Francia: 16.743 sono state le unità immatricolate sul mercato d’oltralpe, cioè il 6,7% in meno del 2013. Al contrario in Germania la fascia di mercato dei “pesanti” ha segnato un incremento parecchio più forte di quello medio del mercato dell’Unione europea: 25.470 immatricolazioni da gennaio a giugno significano infatti il 19,4% in più rispetto al primo semestre 2013. Da notare anche che la Spagna ha realizzato un risultato semestrale superiore a quello dell’Italia: 5.654 immatricolazioni contro le 5.467 stimate in Italia. Il bilancio semestrale spagnolo registra così un incremento del 41% sul 2013 mentre l’Italia si limita a un incremento del 15,4%.
L’Acea diffonde poi i dati delle immatricolazioni degli autocarri medi e pesanti assieme, e questa doppia categoria segna l’incremento più modesto: soltanto l’1,6%, segno che il settore dei veicoli di massa media segnano il passo, anche se non viene fatto un confronto dettagliato probabilmente per la diversa classificazione dei veicoli nei diversi Paesi.
Mercato veicoli: ripresa sostenuta nel primo semestre in Europa
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