19 anni e sette mesi. E’ questa l’età media degli autocarri merci in Italia superiori alle 3,5 tonnellate. E quelli fino a 3,5 tonnellate nel 2011 hanno subito un analogo invecchiamento salendo a 9 anni e quattro mesi di età media, quando soltanto nel 2007 avevano mediamente 7 anni e 5 mesi. Questi dati, emersi nel corso del meeting “Fabbricazione e distribuzione ricambi autocarro“, organizzato da Anfia-Aftermarket, in collaborazione con Autopromotec, nei giorni scorsi a Moncalieri, si giustificano essenzialmente con la fortissima contrazione che c’è stata nel mercato dei veicoli. Secondo i dati di Anfia, la media delle vendite di autocarri negli anni 2000-2008 ammontava a 36700 unità all’anno, mentre negli anni 2009-2013 è scesa a 16.600. E la ragione del perché gli acquisti si sono contratti dipende essenzialmente dal rallentamento dell’economia, che ha portato «molte azienda di trasporto, a seguito delle difficoltà economiche e finanziarie, a rimandare la sostituzione dei veicoli più vecchi, inquinanti e meno sicuri, che continuano perciò a circolare sulle strade, con un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza attiva e passiva.
Peraltro possiamo anche ricordare che questi veicoli così vecchi non beneficiano dei rimbordi dei pedaggi autostradali né, se dovesse passare la proposta avanzata dal ministro Lupi, dei recuperi dell’accisa, che escluderà i veicoli euro 0 e euro 1.