Il pacchetto di proposte presentate dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi nel corso dell’incontro di ieri, 6 novembre, con le associazioni di categoria dell’autotrasporto è venuto alla luce. E presenta in effetti un quadro molto dettagliato di novità. C’è la remissione alla parti del prezzo e delle condizioni del trasporto, c’è la responsabilizzazione del committente rispetto alla verifica della regolarità del vettore (sia chiedendogli un’autocertificazione, sia andandola a verificare nel sito che il Comitato Centrale dell’Albo predisporrà a questo scopo), c’è la deburocratizzazione di molti aspetti, compresa la scheda di trasporto, c’è la subordinazione dell’azione diretta a un tentativo di conciliazione tra le parti assistite da avvocati o, volendo, da esperire tramite associazioni di categoria, c’è l’adeguamento del costo del gasolio e dei pedaggi autostradali nel caso in cui, rispetto a trasporti che superino i 30 giorni, ci sia uno scostamento del prezzo superiore al 2 per cento, c’è la limitazione della subvezione a un passaggio (vettore e subvettore), condizionata comunque al consenso scritto del committente. Insomma c’è veramente tanto. Prima di andare a vedere il dettaglio di queste proposte, però, ricordiamo che il ministro attende già per il prossimo martedì delle risposte in merito, in quanto l’intenzione è quella di rendere l’intero pacchetto un emendamento alla legge di stabilità. E proprio per questo c’è da ingaggiare una piccola corsa contro il tempo.
Vediamo allora che dicono le «proposte di Lupi».
La verifica della regolarità del vettore da parte del committente
Adeguamento del costo di gasolio e autostrada
L’azione diretta condizionata a un tentativo conciliativo
Da costi minimi a tabelle di riferimento