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Traforo Frejus: abbattuto ultimo diaframma per seconda canna tunnel

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Ieri è stato abbattuto l’ultimo diaframma della seconda canna del traforo del Frejus, andando così a completare  lo scavo della seconda galleria del tunnel autostradale che collega l’Italia alla Francia attraverso le valli di Susa e Maurienne. Alla cerimonia, hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, i vertici delle due società concessionarie, l’italiana Sitaf e la francese Sftrf.
La seconda canna, lunga 12.878 metri – 6.380 sul territorio italiano – ha un diametro interno di 8 metri, è dotata di 34 rifugi e 10 stazioni tecniche e di 9 bypass. Il costo complessivo dell’opera è di 407 milioni di euro ripartiti tra Italia e Francia. Una galleria che, come afferma Gianni Luciani AD di Sitaf sarà «a una sola corsia per senso di marcia, perché intendiamo dividere i flussi, non aumentare il traffico».  Il progetto per la realizzazione era stato approvato nel 2009 e, entro la fine del 2019, sarà percorribile al traffico rispettando le direttive comunitarie delle gallerie inserite nella rete Ten.
Un rebus resta ancora legato al passaggio dei camion attraverso il raddoppio che, per ora, non prevede alcun contingentamento dei mezzi pesanti e che dunque potrebbero transitare senza alcun limite nel traforo stradale. Il timore degli abitanti della zona è che, tra tre anni, il traforo del Bianco possa trasformarsi in un passaggio per il traffico turistico mentre, i camion verso l’Europa del Nord si dirigano verso Bardonecchia e il Frejus.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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