Ancora il trucco del magnete – ma questa volta accompagnato anche da un secondo dispositivo elettronico – per manomettere il cronotachigrafo digitale. Nella giornata di ieri, sulla SS 16 in Agro di Bisceglie, una pattuglia della Polizia Stradale di Bari, che stava controllando autoarticolati per verificare eventuali violazioni dei tempi di guida da parte degli autisti di trasporto merci, ha fermato un camion in cui ha riscontrato l’anomalo funzionamento del cronotachigrafo. Il trucco è sempre quello: un magnete che applicato all’apparecchio blocca l’afflusso dei dati e quindi li altera. Ma in questo caso era presente anche un secondo dispositivo che interrompeva l’alimentazione elettrica, consentendo così la non registrazione del tempo trascorso alla guida dal conducente.
Violazioni di legge di questo tipo non solo sono facilmente scopribili, ma comportano pesanti sanzioni. All’autotrasportatore è stata infatti contestata la violazione amministrativa ex art. 179 del codice della strada, con una multa che va da 1.682 a 3.366 euro ed il ritiro della patente di guida (sospensione da 15 giorni a 3 mesi e decurtazione di 10 punti dalla patente professionale).