Un corpo carbonizzato è stato ritrovato oggi dai Vigili del Fuoco all’interno di un camion caricato sulla Norman Atlantic, il traghetto finito alla deriva per un incendio il 28 dicembre scorso al largo dell’Albania. Si tratta della prima vittima scoperta a bordo della nave, visto che le altre persone scomparse erano morte per annegamento o assideramento.
Il cadavere si trovava nella cabina di un camion sul ponte 4 dell’imbarcazione. Tale posizionamento fa pensare che si tratti di un autotrasportatore che stava passando la notte nel suo veicolo durante la traversata dalla Grecia all’Italia e non di un clandestino nascosto. Si potrebbe trattare di Vasilis Tamis, camionista greco che aveva comunicato ai suoi colleghi che avrebbe dormito sul suo camion. In teoria, però, durante la navigazione l’accesso ai ponti-garage è vietato ai passeggeri e quindi non sarebbe possibile dormire nei veicoli, ma si teme che altri camionisti o forse clandestini, saliti di nascosto a bordo degli automezzi imbarcati, abbiano scelto di passare la notte nelle cabine dei camion o nei semirimorchi.
L’autopsia verrà eseguita nel capoluogo pugliese, dove il corpo è già stato portato, per identificare il morto e stabilire se a causarne il decesso siano state le fiamme o l’avvelenamento per i fumi sprigionati dal rogo.
Attualmente i dispersi risultano ancora 18, tra cui i due camionisti italiani Carmine Balzano e Giuseppe Mancuso. Le vittime accertate del naufragio sono al momento 10, ma purtroppo non è detto che la conta finisca qui. Dopo aver rimorchiato il relitto dal porto di Brindisi a quello di Bari proseguiranno le ispezioni tra i rottami dei mezzi bruciati per ritrovare eventuali altri resti umani. Gli esperti stanno inoltre esaminando le scatole nere del traghetto.