Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i criteri di contribuzione agli oneri di funzionamento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per l’anno 2015. L’art. 5-bis del D.L. n. 1/2012 ha modificato il sistema di finanziamento dell’Antitrust, prevedendo un contributo a carico delle società di capitali con ricavi totali superiori a 50 milioni di euro. Tale contributo per l’anno 2015 è fissata nella misura dello 0,06 per mille del fatturato.
Quali sono i soggetti tenuti al versamento? Si deve tenere conto dei ricavi risultanti dalla voce A1 del conto economico (“Ricavi delle vendite e delle prestazioni”) dell’ultimo bilancio approvato alla data del 28 gennaio 2015. L’importo massimo dovuto da ciascuna impresa non potrà comunque essere superiore a 100 volte la misura minima e, quindi, non potrà eccedere i 300.000 euro.Il contributo dovrà essere versato entro il 31 luglio 2015, a partire dal 1° luglio 2015.
Nell’anno in corso il bilancio dell’Autorità è di circa 14 milioni e mezzo di euro. La quota spettante ai padroni dei camion sarebbe quindi complessivamente di circa 1 milione di euro l’anno e riguarderebbe un’ottantina di soggetti in tutto, che dovrebbero sborsare in media circa 12mila euro con punte di 30-40mila.
Il contributo da quest’anno può essere versato utilizzando il bollettino M.Av., spedito a ciascuna società tramite posta ordinaria e PEC e pagabile presso tutti gli sportelli bancari del territorio nazionale o attraverso le soluzioni di remote banking/internet banking messe a disposizione dai prestatori di servizio di pagamento abilitati. Resta ferma, comunque, la possibilità di effettuare il pagamento mediante bonifico bancario sul conto corrente n. 70000 X11 intestato a “Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato” presso la Banca Popolare di Sondrio, identificato dal codice IBAN IT83F 05696 03225 0000 70000 X11.
Nel frattempo, in Parlamento, il senatore dell’UDC De Poli ha chiesto di escludere le imprese di autotrasporto dal novero dei soggetti obbligati a pagare, secondo la legge, il contributo per gli oneri di funzionamento dell’Auhority dei Trasporti, come stabilito dall’art. 37 del Decreto legge 201/2011 e da un Dpcm del febbraio 2014: “La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – annuncia il senatore – chiedendo di rivedere la questione alla luce anche delle posizioni espresse da due esponenti del Governo, il sottosegretario di Stato ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, e l’ex ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi”. I due politici avevano evidenziato, in due distinte lettere indirizzate all’Authority e al presidente Andrea Camanzi, il fatto che le imprese di autotrasporto versano già una quota annuale all’Autorità Antitrust e che tale onere rappresenta quindi un ulteriore aggravio fiscale che rischia di avere ripercussioni negative “in un settore che, nel nostro Paese soprattutto, fatica a uscire dalla crisi come dimostrano gli ultimi dati sui 27.000 posti di lavoro persi dal 2008 al 2012“.