La sera del 25 agosto è una serata come un’altra, dalla temperatura piacevole. In un piazzale vicino Fabriano, adibito a parcheggio dei camion, alcuni autisti stanno allestendo la cena. Tra loro ci sono un paio di nazionalità turca. All’improvviso, a rovinare il clima disteso, arriva un altro camionista, un polacco di 28 anni particolarmente robusto che si avventa su uno dei due turchi (di 49 anni) e lo comincia a prendere a pugni e a calci. L’aggredito rimane sorpreso, in pratica non reagisce, anche perché – a quanto ha raccontato l’altro collega turco che ha chiamato i soccorsi – rimane del tutto sorpreso, visto che non esistevano motivi di contrasto con l’aggressore. Forse si era incrociati qualche volta, ma molto probabilmente non avevano neanche mai parlato.
Per lui, però, le conseguenze sono particolarmente pesanti: diverse ferite alla testa e frattura del naso. È stato ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale locale nel reparto rianimazione. L’aggressore, invece, risultato completamente ubriaco, è stato arrestato dai carabinieri. A complicare la sua posizione, oltre all’aggressione, c’è anche una «resistenza a pubblico ufficiale».