Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneLeggi e politicaIl parlamento impegna il governo a risolvere i problemi del passaggio degli Albi alla motorizzazione

Il parlamento impegna il governo a risolvere i problemi del passaggio degli Albi alla motorizzazione

-

Il governo deve adottare urgentemente delle iniziative che consentano agli imprenditori dell’autotrasporto di iscriversi o di variare la posizione nel proprio Albo senza troppe attese e di sottoporre il proprio veicolo a revisione con tempistiche adeguate. È questo l’impegno che grava sull’esecutivo in virtù di una risoluzione approvata ieri all’unanimità dalla Commissione Trasporti della Camera. Il primo firmatario della risoluzione, il penta stellato Nicola Bianchi, si dice soddisfatto anche perché – ricorda – «gli imprenditori del settore, in particolare in Sardegna, stanno trovando negli ultimi mesi una serie di ostacoli nell’effettuare operazioni di iscrizione all’albo o di variazione di posizioni già in essere».
«Per quanto riguarda i problemi relativi ai lunghi tempi di attesa per le operazioni di revisione dei mezzi pesanti – prosegue Bianchi – il governo ha sottolineato che da alcuni mesi l’amministrazione sta inviando in missione tecnici di altre sedi negli uffici che presentano maggiori criticità. Mi auguro vivamente che alle parole corrispondano i fatti”.
Ricordiamo che il trasferimento delle funzioni relative alla tenuta e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di merci per conto di terzi, in precedenza svolte dalle province, agli uffici della motorizzazione civile è iniziata ufficialmente il 4 maggio 2015, quando cioè il decreto del presidente del consiglio dell’8 gennaio 2015 ha dato attuazione a quanto era stato previsto con la legge di Stabilità 2014 (L. 147/2013) all’art. 1 comma 98.

In realtà i problemi si erano manifestati da subito, in quanto gli uffici periferici della motorizzazione si sono trovati ad affrontare le nuove funzioni con risorse invariate, in quanto con il trasferimento delle competenze non c’è stato anche un trasferimento delle risorse umane impiegate presso le province e dedicate a tali funzioni.

Così, come chiarito dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro in un’interrogazione in parlamento dello scorso luglio, si è cercato di affrontare la questione con la flessibilità organizzativa degli uffici, con il ricorso strumenti di autocertificazione e di promozione della semplificazione amministrativa, per i quali sono stati forniti prontamente una prima serie di moduli standardizzati, con l’utilizzo temporaneo di personale del ministero attraverso l’istituto della missione, con particolare riguardo agli uffici della Sardegna.

Inoltre, segnaliamo che, rispetto alle revisioni, è stata introdotta un’autenticazione a due fattori e la firma digitale remota per il rilascio dei certificati di revisione, finalizzata a qualificare ulteriormente l’attività di revisione dei veicoli a motore. A luglio – tanto per dare un dato – le revisioni certificate con la firma digitale ammontavano a 204.871 su un totale di 277.836.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link