4.000 euro di sanzione e sospensione della patente per 3 mesi. È la punizione inflitta a un autista di origine rumene, ma residente in Italia da diversi anni pizzicato ieri lungo la A13 Bologna Padova dalla polizia stradale di Altedo. È in realtà l’ennesima puntata di una serie che sta diventando sempre più lunga, segno che forse i controlli cominciano a diventare più frequenti. Ma segno pure del fatto che la polizia stradale fa uso di strumenti più sofisticati, come l’ormai famigerato Police Controller, vale a dire un software realizzato appositamente ed esclusivamente per le attività di controllo e sanzionamento da parte delle forze di Polizia che verificano sul corretto utilizzo dei tachigrafi e sviluppato mettendo insieme le esperienze di molte polizie europee.
Perché è così importante questo apparecchio? Dopo aver fermato il camion, la polizia ha effettuato la sua strisciata e da qui ha subito appurato che il veicolo risultava fermo. Chiaro quindi che qualcosa non andava. A quel punto l’autista ha confessato che aveva la classica calamita per inibire le registrazioni. Ma attivato il Police Controller gli uomini della Stradale si sono accorti che in realtà a manomettere il funzionamento dello strumento digitale era un doppio circuito posizionato sul sensore del cambio e telecomandabile a distanza. E lì scattano tutte le sanzioni ricordate e – è da aggiungere – anche la segnalazione all’Ispettorato del Lavoro perché effettui i dovuti controlli in azienda e lungo la filiera.