Nuovo record per il porto di Venezia che ad agosto ha ulteriormente migliorato la sua performance nel comparto container superando per la prima volta nella sua storia la soglia dei 600.000 TEU.
Attestato su 380.000 TEU nel 2008 – prima della lunga crisi mondiale – il traffico container è sceso di poco, 370.000 TEU nel 2009, per tornare ai livelli pre-crisi già alla fine dello stesso anno. Poi l’incremento è stato arrivando al record attuale dei 600.000 TEU/anno (+66% dal 2009). Una crescita che è stata solo amplificata dal ritorno della linea diretta con il Far East operata da “Ocean3” da febbraio 2015 e dalle recenti decisioni di alcune compagnie di scalare anche su Venezia toccando così direttamente tutti i porti dell’Alto Adriatico.
Una crescita data dal vantaggio competitivo che Venezia può offrire ai suoi clienti europei con la vicinanza a un mercato ricco sempre più proiettato sui mercati dell’oltre Suez asiatico ed africano ma anche del Mediterraneo centro orientale e del Mar Nero. Vantaggio che secondo l’Autorità Portuale di Venezia crescerà ulteriormente grazie all’accessibilità nautica con il sistema portuale offshore-onshore, consentendo di recuperare buona parte di quei 1.8 milioni di TEU che il Nord Est perde a favore dei porti affacciati sul Mare del Nord.
Fattori competitivi che Venezia condivide con gli altri porti del Napa (North Adriatic Port Association) che attualmente si attestano su ritmi di crescita tra il 2 e il 7.5%, er i quali Venezia copre i mercati nord –adriatici occidentali, mentre Trieste, Koper e Rijeka coprono i mercati nord-adriatici occidentali.