“Il trasporto marittimo delle merci in Sardegna contribuisce al PIL per solo il 9,6% contro il 16,9% dell’Italia. Le merci in ingresso e in uscita dalla Sardegna sono principalmente legate al trasporto su gomma e via mare… Le inefficienze del sistema trasporti sono numerose: dalle linee marittime, pensate su misura per il traffico passeggeri, ai lunghi percorsi su gomma necessari per distribuire le merci in tutta l’isola. Su tutto pesa il costo del trasferimento dei prodotti via mare, che in molti casi è pari al valore della merce trasportata. E questo rende impossibile il già difficile compito di fare impresa nell’isola… Diverse aziende della Sardegna rischiano di chiudere e di mandare a casa diverse di centinaia di lavatori”.
È questa la situazione denunciata da Franco Mula, Gruppo Riformatori Sardi Liberaldemocratici nel consiglio della regione Sardegna, che propone al presidente della Regione Cappellacci una soluzione: “Assicurare la piena continuità territoriale delle merci lungo l’intero arco dell’anno in condizioni di servizio stabili, il più possibile omogenee e a costi sostenibili”. Ma bisogna fare in fretta.
Sardegna: il consigliere Mula chiede la continuità territoriale delle merci
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