Arcese, società di autotrasporto di livello internazionale, ha aperto una procedura di mobilità per 250 dipendenti in Italia. Fino a venerdì 17 febbraio è stato esperito senza successo il tentativo di intesa sindacale, ma senza successo. Così adesso si giocherà la carta ministeriale.
Ciò che chiedono i sindacati è di evitare gli esuberi attivando una cassa integrazione straordinaria (cigs). Una possibilità che in Filt Cgil dicono di aver già prospettato all’azienda di Arco, allo scopo di “evitare i licenziamenti e mantenere i dipendenti stabilmente in forze all’azienda, lavorando per il rilancio delle attività dell’impresa e quindi per garantire i livelli occupazionali”. Ma dal quartier generale di Arcese non c’è stata risposta positiva e così si è deciso di spostare il confronto in ministero.
Arcese: probabili 250 esuberi
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