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Ecomondo | Un successo a doppia cifra: +41% di presenze

Ecomondo, la manifestazione di riferimento a livello globale per i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa che ha appena chiuso i battenti nel quartiere fieristico riminese va in archivio con numeri di tutto rispetto: +41% di presenze rispetto al 2021 (+15 sull’edizione record del 2019), 1.400 brand espositori, 90 paesi rappresentati, 550 milioni di contatti lordi Italia-Estero, 80 associazioni internazionali che operano nella green economy con cui gli organizzatori hanno stretto accordi di collaborazione.
Con l’86% delle imprese italiane che giudica alto il livello di attenzione per la transizione ecologica e con i 24 miliardi di euro di benefici stimati per i consumatori da qui al 2030 sulla scia dello sviluppo delle rinnovabili, l’economia italiana nel prossimo futuro si colora di verde.
Centinaia le storie di innovazione portate in Fiera a Rimini dalle start up e dalle aziende espositrici.

In questa 25ª edizione di Ecomondo e 15ª di Key Energy, che raccolgono il meglio delle tecnologie made in Italy e internazionali per i pilastri della green economy, il leit motive dei costruttori di veicoli è stato #Elettrico con presentazioni di nuovi veicoli sul mercato nazionale e consegne di mezzi elettrici, prevalentemente con mission cittadine.

«All’inizio, Ecomondo contava 3mila metri quadrati espositivi – ha sottolineato intervenendo in fiera a Rimini il ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – Dopo 25 anni questo numero si è moltiplicato per 40, fino a 130 mila. Numeri che danno l’idea delle opportunità da cogliere sia per il futuro, sia per le tecnologie che ci permettono di guardare a una produzione energetica diversa»

Ecomondo tornerà a Rimini dal 7 al 10 novembre del 2023, preceduta, dal 22 al 24 marzo 2023, dalla prima edizione di K.EY The Renewable Energy Expo (lo spin off da Ecomondo di Key Energy che diventa autonomo).

Unatras chiede un incontro al ministro Salvini sui problemi dell’autotrasporto

Unatras ha inviato una lettera al neoministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in cui chiede un incontro a breve per affrontare le questioni più impellenti dell’autotrasporto.

Nell’augurare buon lavoro e nel confermare la propria collaborazione per esaminare insieme i problemi del settore del trasporto merci e della logistica, il presidente dell’Unione, Amedeo Genedani, evidenzia nella lettera alcuni dei temi più urgenti da risolvere, primo fra tutti l’emergenza energetica e il conseguente aumento dei costi di esercizio. A questo riguardo Genedani chiede che venga prodotto da parte dell’Agenzia delle Entrate il codice tributo necessario a utilizzare le risorse stanziate per compensare l’aumento del costo del carburante, così come previsto dal Decreto aiuti del 17 maggio 2022 (codice che peraltro è stato comunicato proprio ieri dall’Agenzia, come da noi riportato).

Unatras segnala poi che nel Decreto aiuti ter è stato introdotto un fondo per il sostegno al settore dell’autotrasporto merci, con una dotazione finanziaria di 85 milioni di euro, ma che questo non è ancora accessibile alle aziende, perché la legge non ha finora definito i criteri di ripartizione, auspicando di conseguenza una modifica legislativa adeguata nel più breve tempo possibile.

Altre importanti questioni su cui discutere indicate dall’Unione: il pagamento del contributo all’ART non dovuto – a parere di Unatras – da parte di un settore che è completamente liberalizzato; le regole per l’accesso al mercato, che «per effetto di un discutibile recepimento di un regolamento comunitario sta producendo effetti distorsivi e incoerenti con le politiche di incentivazione dei mezzi più sostenibili ambientalmente»; il pagamento, atteso dalle imprese da alcuni anni, relativo agli incentivi sugli investimenti per l’acquisto di mezzi più rispettosi dell’ambiente e per la formazione professionale.

Medlog noleggia 20 Ford F-Max da Vrent

È una consegna a doppia mandata quella effettuata oggi all’interno di Ecomondo da parte di Vrent. La società leader in Italia nel noleggio di soluzioni green ha consegnato complessivamente venti Ford F-Max da 500 cavalli, tutti con la medesima livrea: dieci destinati a Medlog Italia e altri dieci alla Vincenzo Miele Trasporti. La società logistica e operatore intermodale, ramo terrestre del vettore marittimo MSC, ha creato infatti in Italia un capillare network di collegamenti su treno, con cui cerca di far conquistare alla tratta ferroviaria sempre maggiore prossimità rispetto alla destinazione finale. Poi però per l’ultimo miglio si avvale della collaborazione di società di autotrasporto, come appunto quella di Vincenzo Miele, che da molti anni porta in consegna i container gialli MSC soprattutto in Campania e in altre regioni limitrofe. Prova ne sia che i camion della Vincenzo Miele Trasporti non percorrono quasi mai in un giorno – tra andata e ritorno – più di 3-400 chilometri. E in questo modo la fitta rete creata da Medlog, alimentata con un numero crescente di collegamenti, mira a costruire un modello distributivo già oggi sostenibile, ma che lo diventerà sempre di più in futuro, visto che la tratta stradale è così ridotta da poter essere gestita anche sfruttando l’autonomia contenuta dei veicoli elettrici. Quelli, cioè, che hanno occupato lo spazio maggiore negli stand dei costruttori di veicoli pesanti presenti a Ecomondo. Esemplare in tal senso un camion elettrico Ford Trucks mostrato in anteprima in Italia e dotato di un’autonomia di 300 km, ma in grado di essere ricaricato dal 20 all’80% in appena 75 minuti.

In questo caso, però, ai vantaggi logistico-ambientali si sovrappongono quelli derivanti dalla formula di acquisizione del veicolo. Vincenzo Miele, che al noleggio ricorre da diversi anni, li spiega in maniera molto chiara. «Sono almeno due – puntualizza – le convenienze che riusciamo a ottenere con il noleggio: la prima è quella di poter beneficiare di costi certi. E in un contesto estremamente mutevole, ricco di molte incertezze, è un vantaggio tanto più apprezzabile. Il secondo, invece, è quello di poterci liberare completamente di tutti gli oneri burocratici e amministrativi, affidandoli al personale della Vrent. È questo non è soltanto un beneficio di natura organizzativa, non consente soltanto di guadagnare tempo, ma ci permette di utilizzare il nostro personale in maniera sicuramente più proficua».

È molto importante sottolineare che in questa operazione accanto a Vrent ci sia anche Ford Trucks, non soltanto con la sua emanazione italiana, ma con la presenza diretta della casa madre, testimoniata dalla presenza a Rimini al momento della consegna anche di Emrah Duman, International Markets Director del costruttore dall’ovale blu che si è detto soddisfatto del rapporto con Medlog perché «una grande flotta rappresenta la tipologia di cliente che ti richiede di più come costruttore, perché di fronte agli errori manifesta una tolleranza zero. Di conseguenza per noi avere questo tipo di feedback è molto importante perché ci induce a rendere il nostro prodotto sempre migliore».

Lorenzo Boghic , amministratore delegato di Ford Trucks Italia, ha invece sottolineato il ritorno di immagine generato dalla relazione. «Il fatto che un camion Ford Trucks venga scelto da un marchio come Medlod – ha chiarito – diventa di per sé una garanzia di qualità. Perché una società di questa natura non prenderebbe mai un veicolo se non fosse convinta della sua validità ed efficienza».

Ecomondo | Iveco firma importanti accordi per veicoli elettrici

L’Ecomondo di Rimini è stata la cornice per Iveco per firmare gli accordi per la consegna di 10 trattori elettrici Nikola Tre BEV a quattro importanti player come GLS, Fercam, LC3 e Smet.
Più in particolare, il corriere GLS ha comprato due veicoli, che verranno affidati al Gruppo D’Innocenti e A.E.V. per essere impiegati a Roma e a Milano nel collegamento delle filiali di San Lorenzo e Duomo agli hub di competenza. Un altro mezzo BEV è stato acquistato dalla Fercam di Bolzano, primo elettrico per le lunghe distanze nella flotta della società altoatesina. La LC3 Trasporti di Gubbio ha invece acquistato cinque Nikola Tre da aggiungere alla propria flotta, che comprende molti autocarri a metano liquido, e infine per il trasporto intermodale la Smet di Salerno ha ordinato altri due esemplari.
Il Nikola Tre BEV, prodotto dalla casa torinese in joint venture con la californiana Nikola nello stabilimento tedesco di Ulm, è stato ideato per le applicazioni a medio-lungo raggio come le consegne hub-to-hub e il trasporto regionale (ricaricando la batteria all’occorrenza).Il BEV è dotato di 9 batterie che offrono complessivamente una riserva di energia fino a 738 kWh, che consente un’autonomia di circa 500 km, e possiede una potenza continua di 480 kW dell’assale elettrico, con un passo di 4.021 mm. Per una ricarica da 175 kW (dal 20 all’80%) servono 162 minuti.

ACCORDO CON SV NOLEGGIO PER 200 eDAILY CON BOX REFRIGERATI

Un’altra commessa quantitativamente più elevata è stata siglata per il triennio 2023 – 2025 con la società di noleggio SV di Rivalta (Torino), specializzata in trasporto refrigerato con un parco di oltre 3.000 mezzi. Si tratta di 200 large van elettrici eDaily che verranno dotati di box refrigerati, con consegna delle prime 20 unità nel prossimo anno. Già nel 2017 la società torinese aveva acquistato cinque veicoli completamente elettrificati e oggi dispone di veicoli tutti Euro 6.
Gli eDaily della fornitura, modello 42S14E, dispongono di due batterie installate da 37 kW ciascuna e un motore da 140 kW, con telaio a longheroni e batterie integrate. Per raggiungere e mantenere una refrigerazione costante, è disponibile la High Voltage PTO, presa di forza elettrica ad alto voltaggio, che permette di prelevare corrente fino ad una potenza di 15 kW. Il commerciale leggero elettrico offre fino a 19,6 mc di volume di carico, fino a 4,4 ton di carico utile e fino a 3,5 ton di capacità di traino, mantenendo la massima potenza di 190 CV, coppia massima di 400 Nm e velocità massima fino a 120 km/h. L’autonomia è di 400 km nel ciclo urbano.

IN ESPOSIZIONE DUE eDAILY E UN NIKOLA TRE A IDROGENO

Al Salone riminese, su una superficie di circa 400 mq, Iveco ha esposto due nuovi eDaily: un cabinato, modello 42S14E, passo 3.450 mm, e un furgone, modello 38S14E V con volumetria di carico da 10,8 mc, entrambi 100% elettrici. Tutti e due guidabili con patente B, sono equipaggiati con un motore sincrono con magneti permanenti a riluttanza assistita. I veicoli  sono dotati di due pacchi batteria con potenza da 37 kWh ciascuno, per un totale di 74 kWh. 

Lo stand ha inoltre in mostra anche il Nikola Tre FCEV trattore 6×2 nella versione beta. Con un passo di 3.932 mm, può trasportare circa 70 kg utili di idrogeno a una pressione di 700 bar. La capacità, abbinata al rifornimento rapido con durata inferiore a 20 minuti, consente un’autonomia fino a 800 km.

Ferrovie rinnova la flotta merci con 400 locomotrici e 3.600 carri

Quattrocento nuove locomotrici elettriche e ibride e 3.600 carri di nuova generazione verranno acquistati dal Gruppo FS per ringiovanire la flotta del trasporto merci, che passerà così dagli attuali 30 anni a 7 anni di vita. Il piano si propone da una parte di dare un forte impulso a una logistica sostenibile e dall’altro di raddoppiare le merci che viaggiano sui treni entro il 2030. Infatti le 400 nuove locomotrici consumano il 25% in meno delle precedenti e, insieme ai 3.600 carri, produrranno un incremento di 3,6 miliardi di tonnellate per km di merci su ferro in 10 anni.

L’80% degli investimenti del Polo Logistica del Gruppo FS è attualmente impiegato nel rinnovo della flotta, per un totale di 2,5 miliardi, cui si aggiungono 70 milioni di euro per l’adeguamento tecnologico dei mezzi già operativi.

Entro fine anno entreranno in esercizio 160 nuovi carri per i servizi intermodali e per quello all’estero, nel rispetto delle specifiche tecniche di interoperabilità in vigore sulla rete ferroviaria europea e dotati di un innovativo sistema telematico di monitoraggio dei principali parametri di esercizio, già utilizzato su oltre 800 carri di Mercitalia Logistics. 

Sempre entro fine 2022 entreranno in esercizio 4 nuove locomotrici interoperabili della società Mercitalia Rail, che si aggiungono ad altre 10 già in esercizio, impiegate nel transito transfrontaliero delle merci lungo i corridoi ferroviari che dall’Italia arrivano in Germania attraverso l’Austria e in Olanda attraverso Svizzera e Germania. Si tratta di locomotive multitensione e adeguate agli standard di sicurezza dei Paesi che attraversano, che evitano il cambio del mezzo durante il percorso.

La società europea del Gruppo FS, TX Logistics, acquisterà poi 80 nuove locomotrici interoperabili, mentre sarà Mercitalia Rail, il maggiore player italiano del settore, a ricevere la cura di ringiovanimento più intensa: nei prossimi 10 anni si prevedono 300 nuove locomotrici e 2.860 nuovi carri. 

Per quanto riguarda le locomotive da manovra ibride, entro il 2031 anche Mercitalia Shunting e Terminal vedranno entrare in funzione 32 nuove locomotrici da usare all’interno degli scali merci e dei porti. Questi mezzi possono essere equipaggiati per effettuare l’ultimo miglio ferroviario, penetrando direttamente, con un rapido cambio di alimentazione, in aree non elettrificate come appunto i porti e mettendo direttamente in connessione il trasporto su ferro con altre modalità di trasporto.

Infine si sta concludendo il programma di ammodernamento avviato nel 2020 della flotta carri di Mercitalia Intermodal. Il programma riguarda circa 240 carri “Sgnss” ai quali sono stati sostituiti i ceppi freno in ghisa più rumorosi con ceppi sintetici silenziosi, installato un sistema frenante tra i più avanzati, aggiunte sale “termostabili” di ultima generazione e rifatta integralmente la livrea. Con questo tipo di carri Mercitalia Intermodal trasporta, alla velocità massima di 120 km/h, tutte le tipologie di container e casse mobili, fino a 72 tonnellate di carico per carro, nel rispetto dei più recenti standard tecnici di interoperabilità e diminuendo significativamente le emissioni sonore in frenata. Entro il 2025 oltre il 90% della flotta carri di Mercitalia Intermodal sarà equipaggiata di sistemi di telematica di bordo, capaci di trasmettere in tempo reale informazioni dei parametri di marcia, stato dei componenti e posizione dei carri. Grazie a un sistema di alimentazione autonoma, sensori e moderne tecnologie di comunicazione, Mercitalia Intermodal potrà inoltre attuare modelli di manutenzione predittiva per la gestione della propria flotta carri, migliorandone così l’efficienza operativa.

Credito d’imposta al 28% su acquisto gasolio, c’è il codice tributo

Nell’ambito della misura che prevede un credito d’imposta per acquisto di gasolio utilizzato nelle attività di trasporto merci, l’Agenzia delle entrate ha istituito il codice tributo necessario per la compensazione del credito tramite modello F24 (risoluzione n. 65/E del 9 novembre 2022).

Il codice tributo da utilizzare è il “6989”. denominato “credito d’imposta per l’acquisto di gasolio per l’esercizio delle attività di trasporto – art. 3 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”. Nel modello F24 il codice dovrà essere utilizzato nella sezione Erario, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna importi a credito compensati. Nel campo anno di riferimento va inserito l’anno di sostenimento della spesa, nel formato AAAA.

Il codice fa riferimento al contributo stanziato a favore degli autotrasportatori in difficoltà economica a causa dell’impennata del prezzo dei carburanti (art. 3 DL 17 maggio 2022, n.50, convertito nella legge 15 luglio 2022, n. 91). Tale contributo è previsto per imprese con stabile organizzazione in Italia ed esercenti attività di trasporto merci, sotto forma appunto di credito d’imposta del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli, di categoria euro V o superiore, utilizzati nell’esercizio di attività di trasporto, al netto dell’IVA e comprovato mediante le relative fatture d’acquisto.

Questo beneficio è utilizzabile esclusivamente in compensazione, con il modello F24 e tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili trasmette telematicamente all’Agenzia delle entrate l’elenco delle imprese ammesse e l’importo del credito concesso, comprese le eventuali variazioni e revoche anche parziali. A sua volta l’Agenzia delle entrate, in fase di elaborazione dei modelli F24 da parte dei contribuenti, verificherà che gli stessi siano presenti nell’elenco dei beneficiari e che l’ammontare del credito utilizzato in compensazione non ecceda l’importo indicato dal MIMS. In caso contrario, l’Agenzia potrà scartare il modello F24, tenendo anche conto delle eventuali variazioni e revoche successivamente trasmesse dallo stesso Ministero.

L’ammontare del beneficio da poter utilizzare in compensazione può essere visualizzato accedendo dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia.

Zeno D’Agostino eletto presidente dei porti europei

Zeno d’Agostino, manager veronese a capo del Porto di Trieste dal 2015, è stato eletto presidente di Espo (European Sea Ports Organisation), il massimo organismo di rappresentanza dei porti su scala continentale. La nomina da parte dei rappresentanti dei 23 Paesi membri dell’associazione è avvenuta all’unanimità nel corso dell’Assemblea generale svoltasi a Bruxelles. D’Agostino, già vicepresidente di Espo dal 2020 al 2022, succede alla finlandese Annaleena Mäkilä e sarà affiancato dai vicepresidenti Daan Schalck, belga, a capo del North Sea Port (l’ente che unisce i porti di Ghent e Zeeland), e da Ansis Zeltiņš, lettone, ai vertici del porto di Riga.

Inserito nella classifica 2020 stilata da Forbes Italia dei 100 migliori imprenditori e top manager italiani, il neopresidente ha ricoperto nella sua carriera diverse cariche, tra cui quella di presidente di Assoporti – Associazione Porti Italiani, di segretario generale dell’Autorità Portuale di Napoli e di direttore generale dell’Interporto di Bologna. È la seconda volta che un italiano viene nominato a capo dell’organizzazione, dopo l’elezione nel 2014 di Giuliano Gallanti, storico presidente che aveva guidato i porti di Genova e Livorno.

Si tratta di un incarico prestigioso che, come spiega una nota dell’Autorità portuale di Trieste, «rappresenta un’occasione per far sentire la propria voce e per sviluppare appieno la propria naturale vocazione di sistema di scali integrato al centro del Mediterraneo. Oggi i porti non sono più solo semplici hub della filiera multimodale per il traffico di merci e persone, ma ecosistemi complessi tra mare e terra, centri di energia e piattaforme tecnologiche, motori di crescita sostenibile».

«La portualità europea – ha commentato D’Agostino deve affrontare sfide epocali, unita e attrezzata con proposte concrete, attraverso un dialogo costante insieme ai decisori politici continentali». Tra i punti chiave dell’agenda del neoeletto la transizione energetica, il cambio di governance, la gestione delle risorse umane e del conflitto sociale e la digitalizzazione.

D’Agostino ha ricevuto le congratulazioni da parte di numerose figure politiche, tra cui il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e la presidente del gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani. Quest’ultima ha detto che «L’elezione all’unanimità di Zeno D’Agostino alla presidenza dei porti europei è un orgoglio per l’Italia, un riconoscimento alla competenza del presidente del Sistema portuale del Mare Adriatico orientale su cui abbiamo trasversalmente riposto fiducia, e un’occasione per valorizzare al massimo le potenzialità degli scali della penisola.» aggiungendo «Dopo la riforma Delrio con la ‘cura del ferro’ ora bisogna fare un altro passo avanti per completare l’idea del porto come sistema logistico e industriale, bisogna puntare sulla digitalizzazione, sulle connessioni e sulla semplificazione. Dal suo osservatorio operativo, D’Agostino potrà dare un notevole contributo».

Galoppa il mercato dei pesanti, a ottobre + 28,5%

Il mercato dei veicoli industriali procede a doppia cifra. Secondo il Centro Studi e Statistiche Unrae – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili – anche nel mese di ottobre la crescita è in doppia cifra (+23,2%), con 2.220 unità immatricolate contro le 1.801 del 2021. Si conferma così il trend positivo degli ultimi mesi e si riduce ulteriormente il divario di immatricolazioni rispetto al 2021, con la chiusura a – 0,7% nei primi dieci mesi del 2022.

Questo risultato positivo è dovuto al successo nelle vendite dei veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 ton, che segnano un +28,5% rispetto allo scorso anno (1.955 autocarri contro 1.522). Rimane invece stabile la fascia di peso medio-leggera sotto le 16 ton (+ 0,7% sul 2021 con 220 unità, un solo veicolo in più rispetto all’anno scorso) e chiude infine in negativo il comparto dei mezzi leggeri sotto le 6 ton (-27,2% con 44 immatricolati contro 60).

Ma nonostante il mercato di ottobre abbia fatto registrare un aumento complessivo di oltre il 23%, Paolo Starace, presidente della sezione veicoli industriali dell’Unrae, si dichiara preoccupato: «Le immatricolazioni di veicoli alimentati a LNG sono crollate e permangono le difficoltà dei veicoli elettrici a zero emissioni, che oggi rappresentano solo lo 0,07% del mercato totale. Di questo passo, senza adeguati sostegni e un idoneo piano infrastrutturale rivolto alle alimentazioni alternative a bassissime o zero emissioni, si rischia di compromettere la transizione ecologica, vanificando gli ingenti investimenti delle aziende costruttrici».

Al riguardo l’Unione ritiene che il governo debba introdurre misure che disincentivino la circolazione di veicoli vetusti e altamente inquinanti. Tra queste il meccanismo del “chi più inquina più paga”, con la previsione di oneri d’esercizio crescenti all’aumento delle emissioni di CO2 dei veicoli; di una revisione su base ambientale dei pedaggi autostradali, della tassa di proprietà e del rimborso delle accise; di divieti alla circolazione e limitazioni alla capacità di carico.

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