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Sicilia, maxi-truffa sui carburanti da 25 milioni di euro

25 milioni di euro di beni sequestrati, 8 società e 2 ditte individuali coinvolte, 13 indagati. È il bilancio della maxi-truffa sui carburanti in Sicilia sgominata dalla guardia di finanza di Catania in collaborazione con i funzionari di Adm, ossia l’Agenzia di accise, dogane e monopoli presente sul territorio siciliano.

L’indagine ha riguardato due distinti gruppi criminali che avrebbero commercializzato prodotti petroliferi illecitamente introdotti nel territorio nazionale per la successiva rivendita a basso costo, evadendo l’Iva e accise, e venduto gasolio uso agricolo e miscele non autorizzate fraudolentemente destinati all’uso autotrazione.

Nel dettaglio, un primo gruppo avrebbe introdotto illegalmente in Italia ingenti quantitativi di carburanti da Austria, Germania, Repubblica Ceca, Romania e Slovenia formalmente indirizzati a due depositi in provincia di Verona e Catania, ma di fatto destinati ad altri siti siciliani di stoccaggio gestiti dagli indagati e avrebbe poi ceduto a basso costo i carburanti a imprese di autotrasporto e distributori stradali in Sicilia. Un secondo gruppo, con base nel catanese, avrebbe invece effettuato cospicui acquisti di gasolio per uso agricolo e prodotti energetici «allungati» con oli esausti di scarsa qualità in tre depositi di Reggio Calabria, Gioia Tauro e Palermo per poi commercializzarli in Sicilia senza versare le imposte.

A seguito delle indagini sono stati sequestrati oltre 125.000 litri di carburanti di illecita provenienza, oltre ai mezzi e alle attrezzature utilizzate per trasporto e stoccaggio.

Sfida elettrica nel trasporto tra Pepsi e Coca-Cola: la prima sceglie Tesla, la seconda Renault T.

La secolare rivalità tra le regine delle bevande gassate, Coca-Cola e Pepsi, prosegue anche sul fronte dei veicoli elettrici da impiegare nella distribuzione. È di poco più di un mese fa la notizia che Tesla consegnerà a breve i primi camion elettrici alla PepsiCo e oggi la Coca-Cola Europacific Partners (CCEP) ribatte con la novità dell’utilizzo di 30 camion elettrici Renault Trucks per effettuare consegne dell’ultimo miglio ai clienti locali in Belgio

I primi cinque Renault Trucks E-tech D e D Wide usciranno già oggi nella zona di Anversa e altri mezzi arriveranno nei prossimi mesi nei siti belgi di produzione e distribuzione di Gand e Chaudfontaine. La configurazione scelta dall’azienda di Atlanta consente ai veicoli elettrici di percorrere 200 km al giorno, più che sufficienti per il 40% degli attuali percorsi di consegna locali di CCEP. Ogni camion dispone di una stazione di ricarica in loco, alimentata al 100% da energia verde generata nel sito, per ricaricare completamente la batteria durante la notte. I mezzi sono inoltre dotati di sistemi di telecamere a 360° per eliminare gli angoli ciechi, di un altoparlante per avvisare pedoni e ciclisti e di una porta trasparente per una visibilità ottimale sul lato passeggero.

Attraverso la partnership con Renault Trucks, Coca-Cola sta elettrificando un quinto della sua flotta di camion, creando così la più grande flotta di veicoli a batteria in Belgio (ad oggi nel Paese del Nord Europa sono stati immatricolati appena 28 camion elettrici), con un investimento di circa 7 milioni di euro.

Con questa mossa l’azienda statunitense ridurrà anche le sue emissioni di CO2 del 75% rispetto ai veicoli diesel. Inoltre, investendo in camion elettrici, Coca-Cola Europacific Partners intende ridurre le emissioni di CO2 del 30% lungo l’intera catena del valore entro il 2030 e diventare climaticamente neutrale entro il 2040.

«La maggior parte delle nostre consegne avviene a livello locale, a supermercati e aziende vicine alle nostre sedi, con percorsi in media di 150 km al giorno – spiega An Vermeulen. vicepresidente e direttore nazionale di CCEP per il Belgio e Lussemburgo – Continueremo a prendere provvedimenti per decarbonizzare la nostra flotta fino al 2030, continuando a studiare gli sviluppi del mercato per determinare il futuro delle nostre flotte, considerando parametri come la copertura di distanze maggiori, l’autonomia del veicolo e carichi più pesanti».

«Abbiamo analizzato attentamente i dati logistici di Coca-Cola, prodotto simulazioni realistiche di percorso ed effettuato test in condizioni reali che hanno esaminato i consumi di energia, così come il comfort e la sicurezza del conducente – afferma Siegfried Van Brabandt, CEO di Renault Trucks Benelux – E stiamo continuando ad ampliare la nostra gamma: l’anno prossimo produrremo un veicolo elettrico da 44 ton che con una singola carica avrà un’autonomia molto maggiore. Inoltre, come parte del Gruppo Volvo, stiamo investendo nell’espansione dell’infrastruttura di ricarica pubblica in Europa attraverso partnership strategiche».

Traforo Monte Bianco: Lavori di manutenzione e interruzioni della circolazione

Per consentire l’esecuzione di lavori di manutenzione la società Geie TMB rende noto le prossime chiusure totali e a senso unico alternato del traforo. Notturne e infrasettimanali. Vediamo quelle più prossime:

INTERRUZIONI TOTALI

(12 ore)
dalle ore 18.00 di lunedì 28 alle ore 6.00 di martedì 29 novembre

(8 ore)
dalle ore 22.00 di martedì 29 alle ore 6.00 di mercoledì 30 novembre
dalle ore 22.00 di mercoledì 30 novembre alle ore 6.00 di giovedì 1° dicembre
dalle ore 22.00 di lunedì 12 alle ore 6.00 di  martedì 13 dicembre

SENSO UNICO ALTERNATO

(7,5 ore)
dalle ore 22.30 alle ore 6.00:
– 
notte tra martedì 13 e mercoledì 14 dicembre
– 
notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre
– 
notte tra giovedì 15 e venerdì 16 dicembre

Il calendario potrebbe subire variazioni e la versione aggiornata è pubblicata sul sito www.tunnelmb.net e sulla app TMB Mobility.

450 stalli, ristoranti e servizi: in Danimarca sorgerà il parcheggio più grande d’Europa

Il Paese scandinavo sta realizzando, nella regione dello Jutland centrale, il più grande parcheggio per camion d’Europa. I lavori per la realizzazione del nuovo progetto sono iniziati a fine settembre e diventerà operativo nel 2024. Il sito si trova in posizione centrale sul tratto danese più trafficato, all’uscita 57 di Horsens Syd dell’autostrada E45 ed è parte integrante dell’ambizioso progetto denominato Recharge City.
Il nuovo parcheggio, che sarà sorvegliato 24 ore su 24, si svilupperà su un’area di 270.000 metri quadrati composta da stalli per ospitare fino a 450 camion, rimorchi modulari e rimorchi speciali.
Non solo parcheggio ma anche servizi per i conducenti dei circa 60 mila veicoli che transitano ogni giorno lungo quel tratto autostradale. Ci saranno infatti negozi, tre ristoranti, una palestra, una stazione di rifornimento, stazioni di ricarica, un’officina, aree di lavaggio per i mezzi, servizi igienici e docce. Ma, molto importante, sorgerà anche un albergo di cinque piani (164 camere) della catena alberghiera Zleep Hotel.
Servizi che consentiranno agli autisti di poter trascorrere anche il periodo di riposo settimanale.

Realizzato con il contributo finanziario UE di 162 milioni di dollari il parcheggio Recharge City di Horsen otterrà la certificazione comunitaria Premium e già si accredita a essere la prima e più grande struttura di questo tipo in tutta Europa che stabilirà nuovi standard per le persone in viaggio, autotrasportatori ma anche automobilisti e famiglie. «Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati per ricevere una sovvenzione dall’UE – ha dichiarato Charlotte Ørnsvig, direttrice del progetto Recharge City – Dà il via libera al nostro progetto ed è fantastico per noi che una società di sviluppo di progetti a Horsens venga presa in considerazione quando la Commissione europea distribuisce il proprio sostegno per lo sviluppo dell’intera infrastruttura del settore dei trasporti in Europa. Ora possiamo dare vita alla visione molto ampia di un centro di parcheggio e ricarica a prova di futuro, che stabilirà nuovi standard per il settore dei trasporti in tutta l’UE».

Recharge City è il nome del nuovo grande parcheggio e centro di ricarica, che sorgerà su un'area di 270 mila metri quadri a Horsens sulla E45 danese. Realizzato con un contributo UE di 162 milioni di dollari, sorvegliato H24, stabilirà nuovi standard come luogo di sosta per le persone in movimento

«È chiaro che con un hotel dimostriamo di avere in programma di modificare le condizioni per i conducenti a lunga percorrenza e dare la possibilità di un adeguato riposo di 45 ore, che è un requisito dell’UE per i viaggi più lunghi È giusto che agli autisti vengano offerte condizioni decenti, a prezzi ragionevoli e contiamo nel buon da parte dell’intero settore: autisti, autotrasportatori nazionali ed esteri, nonché organizzazioni di trasporto, in modo che insieme possiamo alzare il livello standard dei servizi».
Charlotte Ørnsvig, direttrice del progetto Recharge City.

Autotrasporto, dal 1° dicembre ritorna il rimborso accise

Uomini e Trasporti lo aveva preannunciato già la settimana scorsa, seppur vi erano ancora alcuni dubbi sull’interpretazione corretta della norma. Ma adesso, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge n. 179 del 23 novembre 2022 (il cosiddetto DL Carburanti), è arrivata la conferma di quanto avevamo anticipato: a partire dal 1° dicembre torna in auge il rimborso delle accise per l’autotrasporto.

Più nel dettaglio, il decreto ha rimodulato le aliquote di accise dei carburanti: dal 1° dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 euro per litro a 0,15, mentre per il Gpl da 0,085 per kg a 0,051. In sostanza, lo sconto sarà ridotto e quindi i carburanti saranno un po’ più cari per gli automobilisti, ma non per le aziende di autotrasporto, che potranno contare su altri regimi agevolati.

Dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022 verrà infatti ripristinato il rimborso accise per i veicoli euro V ed euro VI, che sarà pari a 64,18 euro per mille litri, dato dalla differenza tra la nuova aliquota accise (467,40 euro per mille litri) e quella del gasolio professionale (403,22 euro per mille litri).

Il ripristino del rimborso delle accise era da tempo richiesto dalle associazioni di categoria, poiché il meccanismo messo in atto dal precedente Governo, ossia quello di far venir meno il rimborso contestualmente al taglio di accise sul carburante, ha generato complessivamente effetti negativi per le imprese di autotrasporto senza produrre un beneficio significativo in termini di contenimento del costo del carburante e penalizzando in modo particolare le imprese che utilizzano mezzi meno inquinanti.

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Nel 2022 il tasso di disparità uomo-donna nei trasporti è il più alto degli ultimi anni

Il numero delle donne tra conduttori di veicoli, macchinari mobili e di sollevamento torna nel 2021 ai livelli pre-Covid, ma cresce anche il tasso di disparità di genere nel macrosettore trasporto e magazzinaggio. È quanto emerge dagli ultimi dati Istat presentati nel Decreto interministeriale che individua i settori e le professioni caratterizzati da un elevato tasso di disparità uomo-donna.

I numeri del rapporto Istat

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, la percentuale femminile nel settore dei trasporti sarebbe del 21%, pari in termini assoluti a 214mila donne contro le 216mila dello scorso anno, quando la percentuale era del 21,7%. Dati che si traducono in un tasso di disparità uomo-donna nel settore mai registrato negli ultimi anni. Dal 2016, infatti, il valore non aveva mai superato la soglia del 57%, ma nell’ultimo anno è cresciuto dell’1,5% raggiungendo quota 58,1%.

Se però la percentuale di donne diminuisce nel macrosettore, un piccolo segnale di miglioramento sembra arrivare dai dati relativi al numero di donne tra conduttori di veicoli, macchinari mobili e di sollevamento, che dopo il calo registrato nel periodo della pandemia tornano a crescere di circa mille unità per un totale di 14mila donne, lo 0,1% in più in termini percentuali.

Stando ai dati del 2021, cioè relativi all’anno 2020, le donne erano scese a quota 13mila, dopo il picco di 14mila unità raggiunto nel 2019, in crescita pressoché costante dal 2016. Le donne erano infatti state le più danneggiate dalla pandemia dal momento che su 101mila posti di lavori persi a dicembre 2020, il 98% era occupato da donne.

Nel 2022 il tasso di disparità di genere tra i conduttori di veicoli è quindi del 95,7% contro il 96% del 2021 e secondo solo al tasso di disparità uomo-donna tra ufficiali delle forze armate.

Le differenze con i dati IRU

Ma che fine ha fatto quel 6,3% di autiste indicato dall’ultimo rapporto dell’IRU sulla carenza di autotrasportatori che eleggeva l’Italia a primo paese in Europa per numero di donne al volante? Occorre fare una precisazione importante. I dati IRU non si basano su un campione statisticamente rappresentativo, come fanno invece i dati Istat, ma sono raccolti sulla base delle realtà – tendenzialmente molto grandi – appartenenti alla World Road Transport Organisation. Inoltre, i dati dell’Istituto Nazione di Statistica prendono in considerazione non solo le donne alla guida dei camion, ma anche alcune professioni caratterizzate da una percentuale femminile ancora minore.

Basandosi sulla definizione fornita da Istat delle categorie professionali che rientrano in questa fattispecie troviamo infatti anche i conduttori di convogli ferroviari e altri manovratori di veicoli su rotaie e impianti a fune, conduttori di macchine agricole, conduttori di macchine per movimento terra, di sollevamento e di maneggio dei materiali, conduttori di veicoli a motore e, infine, marinai di coperta e operai assimilati. 

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L’autotrasporto chiede un piano urgente per la decarbonizzazione

Per avviare il processo di transizione ecologica nel mondo dell’autotrasporto serve un piano strategico e ambizioso, realistico e soprattutto economicamente sostenibile dal sistema Paese. E per attuarlo bisogna fare in fretta, considerando che il nostro parco circolante è tra i più vecchi d’Europa, con un’età media dei veicoli industriali pari ad oltre 14 anni d’età. Un dato che desta grave preoccupazione in termini di impatto ambientale, efficienza e sicurezza della circolazione.

Per questo motivo le rappresentanze dell’autotrasporto e della filiera industriale e commerciale automotive, Anfia, Anita, Federauto, Unatras e Unrae, hanno richiesto a gran voce al Governo l’adozione di un piano urgente per affrontare la decarbonizzazione del trasporto merci su gomma, rivolgendosi all’esecutivo con una lettera congiunta in cui viene sottolineato l’impegno delle imprese di autotrasporto e della filiera automotive a voler rendere sempre più competitivo e sostenibile il trasporto stradale delle merci.

Nello specifico, le associazioni hanno identificato il fabbisogno relativo agli investimenti per il rinnovo del parco veicolare in ottica sostenibile nella cifra di 250 milioni di euro annui per il periodo 2023-2026, sostenendo come tali risorse, se accompagnate da un ripensamento complessivo degli strumenti attualmente in vigore, possano rappresentare uno stimolo alla competitività e alla sostenibilità d’esercizio delle imprese nazionali, in vista degli ambiziosi obiettivi climatici fissati dall’Europa per i prossimi anni.

«Tempo Zero»: il progetto di Toscandia che aiuta la decarbonizzazione nei trasporti

Accompagnare le imprese di trasporto verso la transizione ecologica, attraverso un percorso che parta dall’analisi delle esigenze delle aziende per arrivare a offrire consulenza, servizi e soluzioni concrete ed economicamente efficienti, con l’obiettivo di soddisfare i requisiti previsti dalle normative europee relativi alla decarbonizzazione. Nasce con questo intento il progetto «Tempo Zero» lanciato da Toscandia (concessionaria per i marchi Scania, Volkswagen Veicoli Commerciali, Nissan e Isuzu) e presentato ieri mattina a Firenze nel corso dell’incontro «Quale modello di logistica nella Firenze che cambia?», organizzato da Comune di Firenze, Confesercenti Città di Firenze e Toscandia.

Il progetto «Tempo Zero» è stato concepito per incrementare la consapevolezza delle imprese sulla peculiarità del momento storico in cui stiamo vivendo, comunicando alle stesse l’importanza della scelta di intraprendere percorsi personalizzati orientati ad uno sviluppo efficiente e sostenibile. Il tema della sostenibilità è diventato infatti cogente, in particolare dopo le prescrizioni evidenziate nel regolamento UE 2019/1242 che definisce i livelli di prestazione in materia di CO2 dei veicoli pesanti nuovi.

«L’obiettivo del progetto Tempo Zero – ha commentato Francesco Garuglieri, Responsabile Tempo Zero e Transizione Ecologica di Toscandia – è di creare un servizio di tutela e crescita per il mondo del trasporto che consenta di raggiungere quattro traguardi: aggiornamento tecnologico, crescita economica, diminuzione dell’impatto ambientale e transizione del servizio logistico».

Francesco Garuglieri, Responsabile Tempo Zero e Transizione Ecologica di Toscandia

Nel dettaglio, i servizi offerti da Tempo Zero prevedono la digitalizzazione dei processi, l’individuazione di soluzioni alternative per l’approvvigionamento energetico, corsi di guida smart focalizzati sulla diminuzione dei consumi e dell’usura dei veicoli e un supporto nelle operazioni di digital marketing per ottenere la massima visibilità. I vari servizi prevedono il coinvolgimento di energy manager interno che supporta e monitoria il processo di transizione ecologica.

Renault Trucks svela i modelli elettrici T e C

Con l’inserimento nella gamma elettrica dei modelli da distribuzione regionale T e da cantiere e C Renault Trucks segna una forte accelerazione verso la decarbonizzazione del trasporto merci su strada. Così ora il costruttore francese propone il più vasto ventaglio di proposte 100% elettriche per svariati usi: dalla bici da carico da 650 kg, al furgone, per arrivare al trattore pesante e da cantiere da 44 tonnellate. Il completamento della gamma elettrica per il costruttore francese è anche l’occasione per sfoggiare la nuova rivisitazione della losanga, comparsa già da diversi mesi sulle auto.

I progettisti di Lione hanno modificato sui nuovi Renault Trucks E-Tech T e C il design e il frontale, integrando i tipici elementi grafici dei camion elettrici del costruttore transalpino: coprimozzi blu, striscia verticale sui lati del veicolo e targa distintiva Renault Trucks E-Tech nella parte anteriore mentre lateralmente compare l nuova targa Emblem in plexiglas blu.
Per alzare l’asticella della sicurezza, la parte anteriore dei veicoli è stata spostata in avanti di 115 mm e sui lati sono stati posizionati dei radar. Il telaio è inoltre dotato di una pedana modificabile per ottimizzare lo spazio delle batterie.
Per quanto riguarda la calandra i progettisti si sono ispirati al mondo della musica elettronica, con un design che vuole ricordare un equalizzatore. La parte anteriore dei veicoli è completamente verniciata per rafforzare l’idea elettromeccanica.

La nuova versione della losanga sugli E-Tech T e C è in alluminio spazzolato, situata sulla griglia anteriore, su sfondo nero lucido, conferendo ai veicoli un aspetto contemporaneo ed elegante.
Con questo arricchimento della gamma elettrica Renault Trucks affronta la sfida climatica continuando a sviluppare soluzioni di trasporto sempre più pulite, sicure e circolari, supportando i clienti a raggiungere la neutralità del carbonio.
I Renault Trucks E-Tech T e C sono disponibili per il pre-ordine presso le filiali europee del marchio. Gli autotrasportatori che desiderano acquistare un veicolo elettrico della gamma heavy-duty Renault possono già recarsi in concessionaria e prenotare i primi slot industriali.
La produzione dei Renault Trucks E-Tech T e C inizierà a fine 2023 presso la fabbrica di Bourg en Bresse (Francia).

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